giovedì 15 settembre 2011

Vicenza, sindaco donna: "Riapriamo i bordelli"

Il primo cittadino di Montecchio Maggiore:


L'idea di riaprire le case chiuse non è certo una novità, ma se l'iniziativa viene proposta da un sindaco donna, allora cambia tutto. E' accaduto a Montecchio Maggiore (Vicenza), dove il primo cittadino leghista, Milena Cecchetto, ha chiesto a gran voce il ritorno alle "case del sesso". "Sono sempre più convinta della necessità della riapertura dei bordelli", ha detto.


Per nulla intimorito dalle critiche e deluso dall'incontro avuto stamani con Questore, Prefetto e rappresentanti dei Comuni di Vicenza e dell'hinterland sul tema della prostituzione, il sindaco di Montecchio Maggiore sembra avere le idee chiare sull'argomento. "Non si sconfigge la prostituzione a suon di ordinanze limitate territorialmente che spostano il problema da un luogo all'altro - ha spiegato Milena Cecchetto -. Le zone rosse non sono per noi una soluzione, visto che non esistono nei nostri paesi zone industriali prive di abitazioni. Blindare la strada regionale 11, poi, significherebbe riversare le prostitute in zone abitate".

"E' necessario ripensare a luoghi chiusi, sottoposti a controllo costante, dove siano garantite buone condizioni igieniche e sanitarie, dove la prostituzione non nasconda fenomeni di illegalità, spaccio di droga, riduzione in schiavitù delle donne, sfruttamento di minorenni - ha poi aggiunto -. Inutile trincerarsi dietro a facili moralismi che neppure competono alle Istituzioni: la prostituzione esiste ed esisterà sempre. Appare evidente che non è sufficiente controllarla, occorre regolamentarla".

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