lunedì 19 settembre 2011

Mafia, nuove accuse contro Cuffaro e Romano

Il pentito Stefano Lo Verso, per anni vicinissimo a Provenzano parla dei loro rapporti con Cosa Nostra



PALERMO. Nuove accuse al ministro delle Politiche agricole Saverio Romano e all'ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, già condannato per favoreggiamento mafioso. A parlare dei rapporti con Cosa nostra dell'ex governatore siciliano e del politico dei Responsabili è il pentito Stefano Lo Verso, per anni vicinissimo al boss Bernardo Provenzano.

I verbali con le dichiarazioni del collaboratore di giustizia su Cuffaro e Romano sono stati allegati al ricorso in appello presentato dai pm di Palermo Nino Di Matteo e Francesco Del Bene contro la sentenza di proscioglimento dell'ex presidente della Regione dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa decisa a febbraio scorso dal gup Vittorio Anania.

Il giudice sostenne che le accuse mosse a Cuffaro fossero una duplicazione di quelle già sostenute nel processo per favoreggiamento, conclusosi con la condanna definitiva dell'imputato, e dichiarò chiuso il caso invocando il principio del ne bis in idem. In estate, però, le dichiarazioni di Lo Verso hanno aggiunto elementi nuovi a carico di Cuffaro e pesanti argomentazioni contro il ministro Romano per cui recentemente la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa.

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