giovedì 29 settembre 2011

Omicidio vigilante 2 i fermati, sarebbero i killer di Apricena

APRICENA (FOGGIA) – Due fermi di indiziato di delitto, emessi dai pm della Procura di Lucera, Mara Flaiani e Alessio Maramgelli, sono stati eseguiti stamane dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, nei confronti di due uomini, ritenuti i presunti responsabili dell’omicidio di Andrea Niro, il 41enne ucciso l’altra sera ad Apricena, all’interno degli uffici della cooperativa di guardiania 'Il Falco' di cui era titolare.


Gli investigatori hanno svolto indagini nell’ambito professionale: l’omicidio – secondo quanto ipotizzato sin dal primo momento – potrebbe essere scaturito da rivalità riguardanti il settore del lavoro. I colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto Niro, uccidendolo sono stati tre.

Le due persone sottoposte a fermo di pg sono Luigi Martello e Salvatore di Summa, di 37 e 41 anni. Entrambi svolgono la propria attività nel settore della vigilanza. I due sono indagati per i reati di omicidio in concorso e porto illegale d’arma da fuoco. Sette, secondo gli investigatori, sono i colpi sparati contro la vittima. Il movente – è stato confermato – sarebbe da ricercare in dissidi di natura professionale. La società "Il Falco", svolge, infatti, servizi di guardiania presso impianti fotovoltaici e cave di marmo della zona; è nata nello scorso mese di marzo e vi lavorano cinque dipendenti regolarmente assunti.

Probabilmente numerosi sono stati gli imprenditori che si sono rivolti alla società di cui era titolare Andrea Niro per il controllo delle proprie aziende, suscitando così il risentimento di altre persone che svolgono lo stesso lavoro nella zona. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due indagati martedì sera sarebbero giunti presso la sede della cooperativa a bordo di un’Audi R6, di proprietà di Martello, e sarebbe stato proprio lui, una volta sceso dall’auto, ad entrare nell’ufficio e a fare fuoco contro Niro. Poi, entrambi sarebbero fuggiti verso Poggio Imperiale. I carabinieri sono riusciti ad identificare Martello e di Summa attraverso le varie testimonianze e quindi a bloccarli.

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