mercoledì 28 settembre 2011

Roma, due imprenditori sequestrati e seviziati per giorni

Alla base del rapimento ci sarebbe un debito dei due con un pregiudicato dedito all'usura. Sul corpo segni di bruciature di sigaretta


Sequestrati per alcuni giorni, picchiati e seviziati. Un rapimento dai contorni oscuri che somiglia più a un avvertimento feroce o a una vendetta per un torto subito. È successo a due imprenditori romani, di 38 e 58 anni, nella zona tra la capitale e l’Infernetto. Costretti a prelevare denaro al bancomat, quindi portati da un notaio dove i malviventi, almeno due, hanno cercato di farsi intestare alcune quote societarie.


Questo è quello che emerge dal racconto dei due imprenditori, finiti in ospedale dopo essere riusciti ad allertare la polizia nella notte di martedì. Una deposizione confusa che inizia nel momento in cui i due vengono presi in ostaggio nella villetta dell’imprenditore più anziano. Dopo ci sono ore di terrore con i due che vengono sottoposti a vere e proprie torture fisiche. Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie sul corpo degli uomini ci sarebbero i segni di bruciature procurate da mozziconi di sigaretta.

Gli inquirenti stanno battendo una pista che porta ad un giro di usura. Pare che i due dovessero restituire una somma di 50 mila euro ad un pregiudicato appartenente al mondo del credito illegale. Uno dei due è un ex socio del Luneur, il lunapark della capitale. Gli inquirenti hanno già interrogato diverse persone che ruotano intorno al mondo dell’usura. Un fenomeno che il prefetto di Roma ha messo sotto la lente durante l’audizione in Commissione parlamentare Antimafia sulla situazione della criminalità nella capitale.

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