venerdì 23 settembre 2011

Toritto, dopo una lite uccide convivente della figlia


TORITTO - Una lite familiare finisce in tragedia. È accaduto ieri sera verso le 22 in via Palestro, a Toritto, il centro murgiano di 8700 anime a trenta chilometri dal capoluogo.

Esasperato da quelli che considerava veri e propri atti di violenza ai danni della figlia, un uomo, Lorenzo Nicoletti, 72 anni, ha fatto fuoco col proprio fucile da caccia (legalmente detenuto) contro il convivente della donna, Francesca Nicoletti, 39 anni. Nicola Saulle, 37 anni, noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti, è morto sul colpo, raggiunto in pieno petto dalla rosa di due pallettoni.

Inutili i soccorsi da parte del personale del «118», mentre l’omicida è stato poco dopo arrestato dai carabinieri (sul posto sono intervenuti gli uomini della Compagnia di Modugno, agli ordini del capitano Daniele Dinoi e della stazione di Toritto, guidata dal luogotenente, Michele Appice).

Secondo quanto si appreso, nella coppie erano frequenti i litigi. I due, Nicola Saulle e la 39enne erano entrambi divorziati e convivevano da tempo in un appartamento vicino a quello del padre di lei, Lorenzo Nicoletti, appunto, in via Palestro, a pochi metri dal centro storico e a ridosso del municipio.

Su quanto accaduto ieri sera non ci sarebbero dubbi. La donna avrebbe avuto un’accesa discussione con il suo compagno. I due erano in casa, ma le grida sarebbero state udite anche da alcuni passanti.

Poco dopo la figlia del Nicoletti sarebbe scesa in strada pare per citofonare all’appartamento del padre. A questo punto si sarebbe rifugiata in casa del genitore raccontando tra le lacrime quanto accaduto e aggiungendo che il suo compagno stava spargendo benzina attorno alla sua vettura parcheggiata in strada.

È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: accecato dalla rabbia, il pensionato - incensurato - ha preso il suo fucile da caccia. E proprio a questo punto anche Nicola Saulle avrebbe citofonato alla casa dell’anziano. Per tutta risposta Nicoletti è uscito sul balcone è ha fatto fuoco. Saulle è stato colpito da una distanza abbastanza ravvicinata dalla rosa di due cartucce che lo hanno raggiunto in pieno petto. I soccorsi sono scattati immediatamente. Allertati dai vicini sul posto è giunta un’ambulanza del «118» e le pattuglie dei carabinieri.

Nicola Saulle era ancora vivo, ma al personale sanitario le sue condizioni sono apparse subito gravissime, hanno tentato di rianimarlo, ma invano. L’uomo è morto poco dopo. Nel frattempo i carabinieri hanno rintracciato e ammanettato l’assassino che era rimasto in casa e non ha opposto resistenza (è ora difeso dall’avvocato Pietro Davide De Paola). In stato di choc la donna che poi però ha voluto seguire il padre mentre raggiungeva la Compagnia dei carabinieri di Modugno per la convalida dell’arresto.

La notizia del fatto di sangue ha fatto il giro della cittadina in pochissimo tempo. Nicola Saulle era conosciuto per «piccoli» precedenti penali legati a reati contro il patromonio.

TOMMASO FORTE

[ha collaborato Leo Maggio]

Nessun commento:

Posta un commento