martedì 27 settembre 2011

Truffa all'Unione Europea, tornano liberi Minardo e la moglie

La decisione del tribunale del Riesame di Catania. Il parlamentare regionale e la consorte erano ai domiciliari dal 26 aprile scorso, quando furono arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul consorzio d'area iblea

CATANIA. Il tribunale del Riesame di Catania in sessione d'appello ha revocato la custodia cautelare al parlamentare regionale Riccardo Minardo (Mpa) e alla moglie Giuseppa Zocco, che erano ai domiciliari dal 26 aprile scorso quando furono arrestati dalla Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sul Consorzio d'Area Iblea per una presunta truffa ai danni dell'Unione Europea e dello Stato per 5 milioni di euro. I due, insieme al presidente del Consorzio, Sara Suizzo, del marito, Mario Barone, e dell'imprenditore Pietro Maienza, sono imputati, nel processo cominciato la scorsa settimana, per associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate ai danni della Comunità europea, dello Stato e di altri enti pubblici, ma anche di malversazione, evasione fiscale e riciclaggio

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