mercoledì 29 ottobre 2014

Il Senato ha approvato la relazione sui Testimoni di Giustizia. Lo faccia anche la Camera



 

(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Questa mattina il Senato ha discusso tre relazioni prodotte dalla Commissione Antimafia: quella sul semestre europeo di presidenza italiana, quella sul codice di autoregolamentazione dei partiti, quella sui Testimoni di Giustizia.

La discussione si è conclusa con la votazione di una risoluzione, con voto unanime, che impegna il Governo ad assumere le conclusioni delle relazioni sul semestre europeo e sui testimoni di giustizia. Le risoluzioni impegnano il Governo a intraprendere ogni iniziativa utile per risolvere le questioni evidenziate nella relazione riguardante la lotta alla criminalità mafiosa su base europea e nella relazione riguardante il sistema di protezione dei testimoni di giustizia.

“Il fatto che la risoluzione riguardi anche i testimoni di giustizia è per me, che ho coordinato i lavori del V Comitato della Commissione Antimafia proprio su questo argomento, molto importante: sia perché la vita di molti testimoni di giustizia è quotidianamente segnata dalla inadeguatezza del sistema tutorio, sia perché’ ad oggi è mancata una qualunque reazione da parte del Ministro dell’Interno Alfano alla relazione approvata in Commissione”, commenta Davide Mattiello, Pd, componente della Commissione Antimafia e coordinatore del V Comitato dell’Antimafia.

“Auspico che anche la Camera possa presto approvare analoga risoluzione e che il Governo faccia proprie le proposte contenute nella relazione, garantendo da parte mia tutta la collaborazione del caso. I testimoni di giustizia sono “perle repubblicane” e come tali vanno trattate”.(ANSA)

mercoledì 22 ottobre 2014

Approvata relazione Commissione Antimafia




 
ROMA, 21 OTT - Attuare una nuova protezione per i testimoni di giustizia, tenendo maggiormente conto delle loro necessità non solo economiche ma anche psicologiche e relazionali.

Sono alcuni degli obiettivi al centro della relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia, approvata questa sera dalla Commissione Antimafia, relatore Davide Mattiello, deputato Pd e coordinatore del V Comitato dell’Antimafia. “I testimoni di giustizia in Italia - spiega Mattiello all’ANSA - sono solo 80 e arrivano a 1000 con i loro familiari.

Ma sono persone speciali, “perle rare”: sono coloro che hanno subito un reato o vi hanno assistito e hanno trovato la forza di denunciare spesso rompendo con i propri stessi vincoli familiari mafiosi. Per loro però non esiste una legge ad hoc: la norma esistente è nata nel 1991 per i collaboratori di giustizia, è stata corretta nel 2001 con l’aggiunta di due articoli destinati ai testimoni, sono intervenuti alcuni regolamenti ministeriali tra il 2004 e il 2005, ma resta il fatto che la base di partenza della normativa esistente riguarda i collaboratori.

Serve invece una legge nuova dedicata ai testimoni: solo una legge pensata fin dalle fondamenta per loro sarà in grado di cogliere tutti gli aspetti di questa figura”. La Commissione Antimafia, con la relazione approvata, suggerisce il superamento dell’attuale schema che distingue le misure di assistenza economica dedicate e a chi sta in programma di “protezione” da quelle dedicate a chi sta nelle “speciali misure”, propone la costituzione di un Comitato di assistenza e di un referente fisso, per l’assistenza legale e psicologica del testimone e chiede il potenziamento del Servizio centrale di protezione del ministero dell’Interno, a cui, si spiega, vanno garantiti uomini, mezzi e formazione. “Questa relazione - conclude Mattiello - è dedicata a Rita Atria e a Lea Garofolo, due donne che hanno perso la vita cercando libertà dalla mafia e giustizia”.(ANSA)

venerdì 10 ottobre 2014

Mafia: Antimafia, nuova legge e più tutele per testimoni di giustizia

Presto approvazione testo V Comitato coordinato da Mattiello(Pd)



 (ANSA) - ROMA, 9 OTT - E' necessaria una legge dedicata ai testimoni di giustizia: la norma esistente è nata nel 1991 per i collaboratori di giustizia, è stata corretta nel 2001 con l'aggiunta di due articoli destinati ai testimoni, sono intervenuti alcuni regolamenti ministeriali tra il 2004 e il 2005, "ma resta il fatto che la base di partenza della normativa esistente riguarda i collaboratori.
 Serve invece una legge nuova dedicata ai testimoni: solo una legge pensata fin dalle fondamenta per loro sarà in grado di cogliere tutti gli aspetti di questa figura". A dirlo è Davide Mattiello, deputato Pd, coordinatore del V Comitato della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie, che ha appena terminato la bozza di relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia. Il testo - messo a punto dopo una serie di studi e audizioni - sarà votato la prossima settimana dalla Commissione Antimafia.
L'altro punto al centro della relazione è la necessità di una più precisa definizione delle caratteristiche del testimone di giustizia: "definito chi è il testimone di giustizia - spiega Mattiello - questo deve essere tutelato dal punto di vista economico e sociale nella maniera più adeguata e personalizzata.
Questo comporta il superamento dell'attuale schema che distingue le misure di assistenza economica dedicate e a chi sta in programma di "protezione" da quelle dedicate a chi sta nelle "speciali misure". Vogliamo superare questa distinzione, prevedendo che al testimone di giustizia che sia sottoposto al programma speciale o alle speciali misure, possano essere applicate tutte le misure di assistenza economica attualmente previste dalla normativa". Complessivamente il sistema di protezione si occupa in Italia di 6200 persone ma i testimoni sono solo 80 che arrivano a 1000 con i loro familiari.
Di questi 80 testimoni, solo 17 solo alle "misure speciali" ovvero protetti nella propria abitazione, mentre tutti gli altri hanno dovuto aderire al programma di protezione, ovvero hanno abbandonato la propria casa e il proprio lavoro per essere nascosti in località protette. "In realtà bisogna far riprendere al testimone la propria vita - osserva Mattiello - altrimenti lo Stato ha fallito".