venerdì 9 settembre 2011

Bari, trovati due cadaveri carbonizzati in una villa

Omicidio o incidente?

BARI - Forse per giorni i loro corpi carbonizzati sono rimasti sul letto. Teatro di quello che, al momento, appare un giallo di fine estate, un villino sporco e maltenuto in strada Lamberti 9, al confine tra i quartieri Japigia e San Giorgio. Due i cadaveri. Uno di una donna, forse extracomunitaria e che indossava verosimilmente la biancheria intima. L’altro, irriconoscibile, è il cadavere di un uomo. Addosso, resti di quello che sembra un paio di pantaloni.


L’uomo, 63 anni, con piccoli precedenti penali per reati contro il patrimonio (furto e una truffa in particolare), dovrebbe essere l’inquilino della villetta a pochi passi dal mare. Sua sorella aveva lanciato l’allarme alla Polizia, contattata ieri dopo che da alcuni giorni non aveva notizie del suo congiunto. Il telefono squillava, ma lui non rispondeva. Ieri nel tardo pomeriggio di una pattuglia della sezione volanti della Questura di Bari ha effettuato un sopralluogo nell’edificio isolato, che si trova non lontano da un campo Rom, in una zona molto frequentata dalle prostitute.

Appena entrati, gli agenti hanno capito subito che c’era qualcosa che non andava. Ambiente degradato e disordinato, nessun segno di rapina o effrazione, muri anneriti dal fumo e, evidentemente, dalle fiamme. Aperta la porta della camera da letto, la macabra scoperta: i due corpi carbonizzati giacevano sul pavimento, vicino alla finestra. Forse conseguenza di un estremo, disperato tentativo delle vittime di mettersi in salvo.

La procura di Bari ha aperto un’inchiesta per risalire alla identità della donna extracomunitaria e per stabilire la causa del decesso. Si è trattato di un omicidio, della tragica conclusione di un attentato intimidatorio o di una spedizione punitiva? Oppure - come sembra ad una prima ma non certo esaustiva analisi - di un incidente? I due, sorpresi dalle fiamme sono morti nel sonno magari a causa del fumo che hanno inalato che li ha storditi e che non li ha fatti reagire al rogo? Ma se così fosse, possibile che, per quanto possa essere isolata la zona, nessuno si sia accorto di un incendio in corso?

Tutte domande cui dovranno rispondere la squadra mobile di Bari e il pm di turno Renato Nitti, giunto subito sul posto in compagnia del medico legale Vito Romano che ha effettuato l’esame necroscopico mentre la polizia scientifica raccoglieva dati e reperti. A quanto pare non sarebbero evidenti segni di armi da sparo o da taglio. Ma le indagini sono solo all’inizio e potrebbero durare a lungo. Tecnicamente, per la polizia si tratta di una morte, anzi, di due morti le cui cause sono «da accertare». Non si esclude, dunque l’omicidio, oppure l’omicidio-suicidio, oppure che la morte sia giunta la termine di un gioco erotico finito male. Solo l’autopsia forse affidata oggi al medico legale potrà dire qualcosa in più su queste due morti.

Ieri sera gli investigatori della squadra mobile hanno ascoltato fino a tardi alcuni parenti dell’uomo nella cui disponibilità era il villino. Subito dopo hanno provato a sentire le persone che abitavano nelle vicinanze. Nessuno si è accorto che quella casa in degrado andava in fiamme. E che dentro c’era qualcuno divorato dal fuoco, forse addirittura arso vivo.

Nessun commento:

Posta un commento