In Puglia comitato d’affari
BARI - 50mila euro spesi per pagare le ragazze portate a Berlusconi. I rapporti con il Pd pugliese. Il burraco con D’Alema (che ha sempre smentito ogni contatto) e il sospetto che il leader maximo fosse stato preavvertito dello scandalo D’Addario tanto da far allontanare Roberto De Santis da Gianpi. Nell’interrogatorio del 6 novembre 2009, che negli atti sull’inchiesta delle escort è riportato in forma integrale, Gianpaolo Tarantini ha raccontato dei suoi rapporti con la politica: sfrontato e guascone, dice che Rupert Murdoch gli aveva offerto «un contratto miliardario».
50.000 EURO ALLE DONNE «Complessivamente avrò speso circa 50.000 euro tra pagamenti di viaggi, soggiorni e gettoni alle ragazze; per me il solo fatto di aver conosciuto Berlusconi mi entusiasmava. Inoltre quei soldi ritenevo di poterli recuperare nella prospettiva di avviare rapporti con la Protezione Civile e Fimeccanica».
INCONTRO CON DE SANTIS «Con riferimento ai miei rapporti con Roberto De Santis riferisco di averlo conosciuto del 2003 perché aveva una relazione con Barbara Barattolo, mia cara amica; con lui avviai un rapporto di amicizia che proseguì anche dopo che i due si lasciarono. Nel 2005 -2006 De Santis mi presentò Frisullo e Cosentino, persone con cui strinsi subito amicizia. (...) De Santis mi presentò anche Michele Mazzarano, vice coordinatore regionale Pd, Mario Loizzo, assessore ai trasporti; una volta mi inviò dal ministro Livia Turco, ministro sanità nel governo Prodi, per un progetto sulla tracciabilità delle sacche di sangue. Non ho mai ricevuto favori da queste ultime persone. (...) Sempre attraverso De Santis , nel 2008 ho conosciuto Vincenzo De Bustis».
I CONTATTI CON D’ALEMA «Ho conosciuto, tramite De Santis, l'on. D'Alema; l'incontro avvenne a Ponza nell'estate 2007; io, De Santis e Giuseppe Fortunato, all'epoca capo della segreteria di D'Alema, fummo invitatati con le nostre mogli a fare una vacanza sulla barca di Francesco Maldarizzi; prima di imbarcarci avevamo saputo che a Ponza c'era D'Alema con un'altra barca. Ci imbarcammo a Civitavecchia sulla barca di Maldarizzi e raggiungemmo D'Alema a Ponza; la sera andammo a cena a ristorante con D'Alema, la moglie i figli e altre coppie amiche loro. Il giorno successivo anche D'Alema fu ospite di Maldarizzi e poiché la sua barca doveva fare un altro giro ci chiese di accompagnarlo a Civitavecchia con moglie, figli e scorta. (...) Ricordo che in quell'occasione parlai con D'Alema e facemmo anche un burraco insieme (...) Ho rivisto D'Alema in più occasioni durante la campagna elettorale 2008 a casa di Maldarizzi e in occasione della famosa cena della Pignata. Pagai quella cena su richiesta di Mazzarano e De Santis; lo feci senza ricevere nulla in cambio (...), ritenni comunque che la cosa avrebbe potuto avvantaggiarmi in quanto mi avrebbero visto con D'Alema. Non ho più rivisto D'Alema; sono sicuro di questo. (...) Nell'estate del 2008 l'ho intravisto in Sardegna; ricordo che in un'occasione chiamai De Santis, che stava anche lui in Sardegna in quei giorni; ci sentimmo ed io lo raggiunsi con mia moglie con un gommone. Preciso che andai con la barca di mio cognato Stefano Miccolis. De Santis stava sulla sua barca solo con moglie e figli; su una barca vicina, a distanza di altre 6, 7, c'era D'Alema con altre persone. Non lo salutai perché non avevo confidenza con lui».
I SOLDI AL PD PUGLIESE «Mazzarano mi chiese di finanziare il Pd durante la campagna elettorale del 2008; gli dissi che ne avrei parlato con De Santis; quest'ultimo mi disse di finanziare dando buoni benzina, per un valore di 1.500 a Gianni Sicolo, collaboratore del De Santis che svolge per lui anche mansioni di autista. (...) le telefonale ricevute da Mazzarano nelle quali lo stesso mi convocava alla sede del partito erano finalizzate a farmi richiedere a tale Michele D'Alba, titolare della cooperativa Tre Fiammelle di Foggia (pulizie e lavanderia industriale) un finanziamento per il Pd; Mazzarano mi disse che alla Asl Taranto stava per far vincere a D'Alba una gara facendomi intendere che se lui voleva che la delibera fosse firmata avrebbe dovuto pagare circa 10.000 euro; dico 10.000 perché questo era l'importo che era stato chiesto a me. D'Alba mi ha confermato di aver pagato e di aver vinto la gara».
LA LOBBY DEL PD PUGLIESE «Sono a conoscenza di una lobby della quale fanno parte De Santis, Castellaneta, Mazzarano, Frisullo, Intini, Maniglio che decidono l'aggiudicazione degli appalti in Puglia in materia sanitaria e nei lavori pubblici».
LE MINACCE A DE SANTIS «De Santis inspiegabilmente era sparito dalla mia vita. (...) Dopo l'intervista della D'Addario al Corriere incontrai De Santis a Roma in via Crescenzio, sotto il suo studio, rinfacciandogli, in quell'occasione che, pur sapendo quello che sarebbe successo (mi riferivo alla scossa riferita da D'Alema che secondo me presupponeva la conoscenza da parte di quest'ultimo della volontà della D'Addario di rilasciare un'intervista che comunque coinvolgeva la mia persona) non mi aveva avvertito. Negò di essere a conoscenza di tali fatti. Incontrai nuovamente De Santis a Piazza Navona dopo qualche giorno. (...) Ricordo che parlammo di Frisullo e io dissi che avrei potuto coinvolgere anche Frisullo avendo mandato anche a lui delle donne».
MASSIMILIANO SCAGLIARINI
Nessun commento:
Posta un commento