mercoledì 14 settembre 2011

Parolisi, Ludovica e il giallo dei soldi su Facebook

La Procura di Teramo sta accertando se il caporalmaggiore aveva «entrate anomale di soldi», come si evincerebbe da quello che scrisse su Facebook all'amante.


La Procura di Teramo sta accertando se il caporalmaggiore aveva «entrate anomale di soldi», come si evincerebbe da quello che scrisse su Facebook all'amante. Intanto, è giallo su un altro messaggio inviato da Ludovica a un'amica


«Hai ragione quando mi dici che bastava fare le valigie e tutto finisce ma non è proprio così... mi tocca dargli anche altri soldi che tu sai che mi dovevano arrivare e ci sono visto la comunione dei beni che ho fatto». Lo ha scritto Salvatore Parolisi in un messaggio inviato su Facebook all'amante Ludovica il 16 marzo scorso, un mese prima dell'omicidio della moglie Melania Rea. E adesso pare che i magistrati vogliano sapere di quali «altri soldi» parlava il caporalmaggiore. Per questo la Procura di Teramo avrebbe incaricato nuovi accertamenti sui conti di Parolisi da parte della Guardia di Finanza. Accertamenti che avranno il compito di stabilire se Parolisi aveva anche qualche «conto segreto», a parte quello in una banca di Frattamaggiore dov'erano depositati 90 mila euro frutto delle sue missioni militari all'estero. Soldi, questi ultimi, di cui Melania era a conoscenza, dal momento che - come hanno precisato i legali del caporalmaggiore - «la coppia aveva deciso di investirli per comprare finalmente casa».

I dubbi e gli errori dell'inchiesta
Parolisi aveva «entrate anomale» di soldi a parte lo stipendio? «Non ci sono soldi segreti», dicono i legali del caporalmaggiore. Ma proprio questa potrebbe essere anche una delle domande che i pm faranno all'amante del caporalmaggiore, Ludovica. Intanto, è giallo su un altro messaggio scoperto su Facebook. Un messaggio che Ludovica inviò a un'amica.Tra i messaggi di "interesse investigativo" scoperti dai magistrati che indagano sull'omicidio di Melania Rea ce ne sono due tra l'amante di Salvatore Parolisi, Ludovica, e un'amica il 22 aprile 2011, due giorni dopo la scoperta della morte di Melania.

Gli scandali della caserma di Parolisi
Ludovica: «È una cosa dentro che mi sta uccidendo... tutte le volte che sento la televisione vorrei morire per tutte le cose che non si possono dire che la famiglia ha deciso di non dire... e poi mi chiedo perché adesso...!! perché proprio a lui quando mancavano solo 2 giorni... ci siamo sentiti solo martedì mattina poi per sicurezza mia abbiamo deciso di non sentirci fino alla fine di tutto... ma io mi sento ogni giorno sempre peggio... sempre più svuotata... perché doveva succedere una cosa così terribile io non lo so... non dovevano andare così le cose...». L'amica: «Mancavano due giorni a cosa ludo? la famiglia cosa non dice? comunque né te né lui avete colpe per ciò che è successo...».

Parla il teste chiave della difesa
A che cosa si riferiva Ludovica quando scriveva «mancavano solo due giorni»? Forse, semplicemente al fatto che, secondo quello che Parolisi le aveva fatto intendere, il 23 aprile lui sarebbe andato a conoscere i suoi genitori da «uomo libero». Forse i pm le chiederanno anche spiegazioni su questo. Ma prima di interrogarla pare che i magistrati vogliano attendere i risultati degli accertamenti sui conti di Parolisi. E per averli, bisognerà aspettare ancora qualche giorno.

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