Domenico Giorgi fa parte della cosca dei Giorgi, detta dei 'Boviciani', collegata a quella degli Strangio e alleata con i Nirta nella faida contro i Pelle-Vottari
Giorgi al momento dell'arresto stava chiacchierando con alcuni conoscenti davanti a un bar del centro commerciale Piramid di Rivalta. L’uomo si trovava in Piemonte da qualche tempo, a quanto pare per cercare lavoro.
L’accusa à quella di omicidio commesso nei confronti di Salvatore Favasuli, perpetrato a Casignana nel gennaio del 2005; il delitto che ha segnato di fatto la riapertura delle ostilità nella cosiddetta «faida di San Luca». L'arresto di Domenico Giorgi, 28 anni, avvenuto a Rivalta (Torino) dai carabinieri della compagnia di Bianco, ha squarciato un altro mistero sulla faida di San Luca, culminata con la strage di Duisburg del ferragosto del 2007. L’arrestato, affiliato alle famiglie Giorgi (detti «Boviciani») – Strangio (detti «Jancu»), è ritenuto il responsabile dell’omicidio di Salvatore Favasuli, il quale all’epoca della morte, avvenuta il giorno dell’Epifania del 2005, aveva 21 anni. Il delitto sarebbe maturato per motivi passionali. La vittima, secondo quanto ha reso noto il procuratore di Locri Francesco Carbone nel corso di una conferenza stampa, avrebbe insidiato la fidanzata di Domenico Giorgi, poi divenuta moglie di questi. Quel pomeriggio del 6 gennaio del 2005, la vittima si era recata ad un appuntamento che poi gli è stato fatale.
Il suo corpo senza vita venne rinvenuto lungo la strada per Grotteria, accanto alla sua autovettura con il motore acceso. Favasuli, sempre secondo gli inquirenti, veniva indicato vicino, per via di una parentela incrociata, con l’altra fazione della faida di San Luca: quella dei Pelle (alias «Vancheddu») – Vottari (alias «Franzu»).
In particolare Giorgi per parte della madre era cugino di Maria Strangio, assassinata nella strage di Natale del 2006 e cugino di Giovanni Strangio, principale accusato della strage di Duisburg; Salvatore Favasuli, invece, cugino di Angela Morabito, moglie di Francesco Pelle, detto «Ciccio Pakistan», costretto su una sedia a rotelle dopo un agguato mentre si trovava sulla veranda della sua casa di Africo Nuovo. La faida prese il via la sera del 10 febbraio del 1999, martedì di Carnevale, per uno scherzo (il lancio di alcune uova) tra ragazzi del paese che provocò la morte di due giovani ed il ferimento di altrettanti. Da qual giorno fu un continuo susseguirsi di fatti di sangue. L’assassinio di Salvatore Favasuli, riaprì la faida, dopo che tra le due fazioni in lotta vi fu una sorta di tregua. La risposta al delitto del parrucchiere non si fece attendere. Il 31 ottobre del 2005 dei killer spararono sul fratello dell’arrestato di oggi, Antonio Giorgi; il 31 luglio del 2007 seguì il ferimento di Francesco Pelle; il 25 dicembre dello stesso anno, la strage di Natale, in cui perse la vita Maria Strangio. Quindi la strage di Duisburg del Ferragosto del 2007. Domenico Giorgi, da qualche mese si era allontanato da casa trasferendosi in Piemonte. Ed è stato scovato a Rivalta dai carabinieri reggini che hanno eseguito un provvedimento del gip di Locri, richiesto dal procuratore Francesco Carbone e dal sostituto Rosanna Sgueglia. Al momento dell’arresto il ricercato non era armato ed aveva addosso danaro contante per duemila euro che è stato sequestrato.
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