Cominciano a sortire i primi effetti le inchieste che la procura di Agrigento sta conducendo da qualche mese all'interno del Comune. Il presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, Carmelo Callari, è stato raggiunto da un provvedimento cautelare emesso dal Gip di Agrigento Luca D'Addario che lo ha accusato di peculato, falso e truffa.
Callari inoltre è stato sottoposto all’obbligo di dimora ad Agrigento, la procura aveva invece chiesto gli arresti domiciliari. Nell'inchiesta coordinata dal PM Manuela Francorsi e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, sarebbe anche indagato il dirigente Domenico Sinaguglia ed un altro impiegato comunale.
Il consigliere comunale del Pdl, che risulta essere un impiegato del Corpo dei Vigili de Fuoco, avrebbe fatto apparire quali missioni istituzionali viaggi (che venivano rimborsati), ma che in realtà erano realizzati esclusivamente per fini propri e privati con il beneplacito dei due funzionari.
Nei prossimi giorni dovremo attendere altri arresti dopo il sequestro dei faldoni di incartamenti di qualche giorno fa negli uffici comunali?
Dopo le denunce a Callari e ai due funzionari comunali l'inchiesta della magistratura si allarga anche su presunte irregolarità perpetrate dall’Ufficio Urbanistico. La Procura della Repubblica ha dato il mandato nella serata di ieri, di perquisire i locali di un noto studio tecnico guidato dal conosciutissimo architetto P.V. che ha sede al Villaggio Mosè. Le forze dell'ordine hanno sequestrato del materiale (cartaceo e supporti informatici) ritenuti utili per il proseguimento delle indagini.
L'architetto ha progettato alcune opere ad Agrigento. L’inchiesta punta l’attenzione soprattutto su decine e decine di concessioni edilizie. Perquisita anche l'abitazione del capo dell’ufficio urbanistica del Comune, poi interrogato alla presenza del suo legale.
Si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.
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