venerdì 26 novembre 2010

Wikileaks, il sito specializzato nella diffusione di documenti ufficiali riservati

Imminente nuova fuga di documenti Saranno diffuse 2,7 milioni di e-mail
 
ROMA - Wikileaks, il sito specializzato nella diffusione di documenti ufficiali riservati, si appresta a mettere in rete 2,7 milioni di e-mail che il Dipartimento di stato americano ha scambiato con varie rappresentanze diplomatiche nel mondo, secondo l'emittente 'all news' britannica SkyNews. Come già anticipato da altri media, le mail conterrebbero tra l'altro imbarazzanti commenti su diplomatici e leader mondiali tra cui figurerebbero, tra gli altri, il presidente afghano Hamid Karzai, il premier russo Vladimir Putin e il presidente del Pakistan Asif Ali Zardari. Non è dato a sapere quando i documenti verranno messo online ma potrebbe essere nella giornata di oggi, secondo vari media.


USA CONTATTANO E INFORMANO ALLEATI - Gli Stati Uniti hanno contattato alcuni dei loro alleati - Gran Bretagna, Australia, Canada, Danimarca e Norvegia - per fornire loro informazioni in vista dell'imminente pubblicazione da parte del sito Wikileaks di documenti riservati del Dipartimento di Stato. Lo ha riferito lo stesso Wikileaks via twitter, citando fonti di stampa dei vari Paesi. I nuovi documenti che saranno pubblicati, circa 2,7 milioni di comunicazioni fra il Dipartimento di Stato e varie rappresentanze diplomatiche Usa nel mondo, includono rapporti con accuse di corruzione nei confronti di politici e governanti in Russia, Afghanistan e altre repubbliche dell'Asia centrale.

DA TURCHIA AIUTO AD AL QAIDA IN IRAQ - Dai documenti confidenziali che il sito Wikileaks si appresta a rendere pubblici emerge fra l'altro che la Turchia ha aiutato Al Qaida in Iraq, mentre gli Stati Uniti aiutarono i ribelli turchi del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), che è sulla lista americana delle organizzazioni terroristiche. Lo riferiscono il Washington Posto, il Jerusalem Post e altri media on line, citando il quotidiano arabo Al Hayyat, pubblicato a Londra. Un rapporto militare Usa accusa la Turchia, secondo Al Hayyat che afferma di esserne stato informato da Wikileaks, di non aver tenuto sotto controllo i propri confini, perché cittadini iracheni residenti in territorio turco hanno fatto arrivare ai terroristi della rete di Osama bin Laden armi da fuoco, munizioni e materiali per fabbricare bombe. Altri documenti mostrano il sostegno fornito da Washington ai separatisti curdi del Pkk, inserito dal 1979 nella lista americana delle organizzazioni terroristiche. Nei documenti militari Usa i militanti del Pkk sono chiamati "guerrieri per la libertà e cittadini turchi" e i file mostrano che le forze Usa in Iraq hanno dato armi al Pkk e ignorato le operazioni del gruppo all'interno della Turchia.

IMMINENTE NUOVA FUGA DI DOCUMENTI


di Luciano Clerico


NEW YORK - Le ambasciate di mezzo mondo tremano. Sono in allarme per la possibile imminente diffusione da parte di Wikileaks di decine di migliaia di documenti diplomatici riservati scambiati negli anni con la diplomazia americana. Una mole di informazioni che - stando a quanto annunciato dallo stesso sito che diffonde documenti ufficiali riservati - sarebbe "sette volte superiore" a quella diffusa in ottobre sulla guerra in Iraq. E che secondo indiscrezioni potrebbe riguardare anche l'Italia. A confermare come imminente la pubblicazione dei documenti è stato il Dipartimento di Stato americano, che ha già allertato la sua rete consolare e diplomatica affinché avverta a sua volta le diplomazie e i governi con cui è in contatto nel mondo. Perché questa volta la fuga di notizie potrebbe creare qualcosa di più dell'imbarazzo, potrebbe creare "tensioni". Era stato lo stesso Wikileaks ad annunciare domenica scorsa con un messaggio su Twitter, di essere pronto alle nuove rivelazioni. Non aveva precisato la natura dei documenti, si era limitato a dire che la nuova fuga di documenti sarebbe stata di proporzioni sette volte superiori a quella dei 400mila file sull'Iraq pubblicati in ottobre. Ora è il Dipartimento di Stato Usa a precisarne la natura: il materiale dovrebbe riguardare telegrammi e dossier che la diplomazia americana ha scambiato nel mondo che i corpi diplomatici di altri Paesi.

Secondo la CNN, i nuovi documenti riguarderebbero un periodo compreso tra il 2006 e il 2009. Una mole immensa di messaggi, telegrammi e informazioni che le diplomazie del mondo si sono scambiate con i colleghi americani, e che possono riguardare i temi più svariati. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip Crowley, conversando con alcuni giornalisti ha ammesso che la loro diffusione è considerata imminente, e che potrebbe "creare tensioni" nelle relazioni diplomatiche. "Ci prepariamo allo scenario peggiore" ha detto. "Non sappiamo cosa sarà pubblicato, ma sappiamo fin dall'inizio che Wikileaks è in possesso di files del Dipartimento di Stato". Per questo dal ministero degli Esteri Usa sono già partite note interne per invitare il corpo diplomatico americano ad analizzare i telegrammi e i documenti relativi al periodo in questione. In caso di informazioni potenzialmente imbarazzanti, i diplomatici Usa del mondo devono mettersi in contatto con i governi locali, nel tentativo di arginare una fuga di notizia che, in teoria, può avere un impatto clamoroso. Secondo indiscrezioni di media americani e inglesi, starebbero per diventare pubbliche informazioni riservate riguardanti casi di corruzione, o relative a valutazioni diplomatiche su governi e politici. I Paesi coinvolti sarebbero a decine, dalla Russia all' Afghanistan, dalla Turchia ad Israele. Coinvolta anche l'Europa. Non è da escludere, dunque, che parte del materiale possa riguardare anche l'Italia. Il Pentagono ha definito la fuga come "un tentativo irresponsabile di destabilizzare la sicurezza globale".

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