La corte d'assise d'appello ha scagionato i capimafia di Cerda Giuseppe e Pino Rizzo, ribaltando tre precedenti verdetti. Erano stati condannati all'ergastolo per l'assassinio di Salvatore Caccamisi
PALERMO. La corte d'assise d'appello di Palermo, ribaltando tre precedenti verdetti, ha assolto dall'accusa di omicidio i capimafia di Cerda (Palermo), Giuseppe e Pino Rizzo, imputati dell'assassinio di un altro mafioso, Salvatore Caccamisi, assassinato a Lascari il 19 luglio del 2002.
I due imputati, erano stati condannati all'ergastolo in primo grado. Il verdetto era stato confermato in appello, ma poi annullato dalla cassazione che aveva rinviato a un'altra sezione della corte d'assise ritenendo insufficienti le dichiarazioni della principale teste dell'accusa, Carmela Iuculano, moglie di Pino Rizzo. La nuova sezione della corte d'assise d'appello di Palermo, investita dalla cassazione, aveva confermato per la terza volta l'ergastolo.
Su ricorso dei legali degli imputati la suprema corte era tornata a occuparsi della vicenda e aveva per la seconda volta annullato con rinvio i due ergastoli: da qui il nuovo processo in corte d'assise d'appello conclusosi oggi con l'assoluzione di entrambi gli imputati. La teste dell'accusa aveva rivelato agli investigatori di avere saputo dal marito del delitto commesso.
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