martedì 4 ottobre 2011

Blitz dei Ros nel Salento Smantellato clan Scu Procura ordina 49 arresti


LECCE – Associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni sono alcuni dei reati per i quali sono stati arrestati in una operazione condotta in tutt'Italia 49 presunti aderenti al clan Rizzo, federato alla Sacra Corona Unita. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Lecce.


Al centro dell’inchiesta che ha portato agli arresti chiesti dalla distrettuale antimafia di Lecce, le attività del clan ritenuto egemone nel capoluogo salentino e nei centri limitrofi e che - secondo gli investigatori – aveva monopolizzato il mercato della droga estendendo i suoi interessi anche al controllo dei servizi di sicurezza nei locali notturni della provincia.

I reati contestati a vario titolo sono associazione di tipo mafioso, traffico e cessioni di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina), ed estorsioni aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.

ROS: ECCO LA STORIA DELL'INCHIESTA
Di seguito il testo intregrale del documento del Ros di Lecce sui contenuti dell'inchiesta:
L’attività d’indagine “AUGUSTA”,condotta su diversi fronti investigativi dal R.O.S. e compendiata in più informative di reato, ha consentito, fra i vari aspetti, di comprovare l’esistenza e delinearne l’operatività di una frangia della Sacra Corona Unita operante nella città di Lecce e nei comuni limitrofi, ripartita in due distinti gruppi criminali, interessati anche al traffico di sostanze stupefacenti.

Il primo gruppo criminale è quello capeggiato da FIRENZE Ivan, pregiudicato, già affiliato al clan della SCU facente capo al defunto LEZZI Giuseppe.

Dopo l’arresto di FIRENZE, che il 29.01.2008, al valico del Brennero, è stato trovato in possesso di Kg.2,190 di cocaina occultata all’interno della ruota di scorta dell’autovettura a bordo della quale viaggiava, la gestione operativa dell’organizzazione è stata assunta da MACI Nicolino, suo amico d’infanzia, come lui affiliato alla SCU e persona di sua assoluta fiducia.

La frangia del sodalizio mafioso in questione risulta in rapporti e sostanzialmente inserita nel Clan mafioso capeggiato da RIZZO Salvatore, detto Totò, detenuto a Saluzzo in espiazione della pena dell’ergastolo.

Nel corso dell’indagine, le connotazioni mafiose del sodalizio sono emerse chiaramente dalle missive sequestrate ad alcuni indagati detenuti e, soprattutto, a far data dal 15.10.2008, dall’attività di intercettazione delle conversazioni tra presenti all’interno dell’autovettura BMW in uso a MACI Nicolino, rivelatrici della consapevolezza e volontà dei vari consociati di operare nell’ambito di una struttura gerarchicamente strutturata, in cui gli ordini provenivano da MACI Nicolino, FIRENZE Ivan e RIZZO Salvatore.

Sono quindi stati identificati gli appartenenti al sodalizio mafioso e chiariti i rispettivi ruoli e compiti; sono state poi acclarate le dinamiche criminali, facendo luce su un ingente traffico di stupefacenti, relative anche ad un’altra frangia dell’associazione mafiosa, quella facente capo a LEO Andrea, detto “Vernel”, con la quale si erano manifestati contrasti per la gestione del territorio.

È stato acclarato, come si è detto, che FIRENZE Ivan, dopo il suo arresto, aveva conferito a MACI Nicolino l’incarico di gestire le attività illecite ed il commercio di droga in Lecce ed in alcuni comuni della provincia, fra cui Cavallino, la frazione di Castromediano e San Donato di Lecce, conferendogli ampio potere decisionale, anche con riferimento alla risoluzione di contrasti di cui si è appena accennato, insorti nell’ambito della frangia leccese, con specifico riferimento al controllo del territorio ed alla suddivisione delle “competenze” territoriali per le varie attività delittuose tra i gruppi facenti capo a FIRENZE ed a LEO Andrea.

Le indagini hanno inoltre consentito di appurare che FIRENZE Ivan, nonostante i limiti imposti dalla detenzione carceraria, riusciva ugualmente a far pervenire le sue disposizioni al proprio referente sul territorio MACI Nicolino. Quest’ultimo, poi, nell’esercizio del “mandato” conferitogli, si è avvalso della collaborazione, a vario titolo, di LAZZARI Claudio, SCHIAVI Roberto e STABILE Alessandro, nonché di quella della propria moglie CIMINIELLO Federica.

Del gruppo criminale “FIRENZE-MACI” sono risultati inoltre far parte LAZZARI Luigi (fratello di Claudio), BRACALE Massimiliano, CENTONZE Oliviero (nato nel 1970, oltre, come si dirà, all’omonimo nato nel 1966) ed altri non identificati, al cui sostentamento durante la loro detenzione carceraria (come anche per FIRENZE), proprio in virtù della loro appartenenza al sodalizio mafioso, provvedeva MACI che consegnava periodicamente somme di denaro, di importo variabile, alle rispettive famiglie e che si occupava anche delle spese legali. Della distribuzione di denaro beneficiavano, inoltre, i detenuti PEPE Antonio, detto “Totti”, e SOLITO Roberto.

L’intercettazione delle conversazioni tra presenti eseguita a bordo dell’autovettura in uso al MACI Nicolino, nonché alcune lettere sequestrate a consociati detenuti, fra i quali lo stesso LEO Andrea, hanno evidenziato come, in seno alla complessa ed articolata struttura mafiosa, sussistessero accordi ed alleanze nella gestione del traffico di stupefacenti; sono emerse in particolare “alleanze”, più che “contrapposizioni”, tra i vari gruppi criminali operanti sul territorio. Tuttavia, nel periodo compreso tra dicembre 2008 e gennaio 2009 si sono registrati “contrasti” tra il gruppo FIRENZE-MACI e quello di LEO Andrea, riconnessi alla gestione delle attività illecite nel paese di Cavallino, in precedenza gestite in via esclusiva dal gruppo facente capo al LEO, cui era poi subentrato d’autorità quello facente capo al FIRENZE.

Si è accertato, altresì, che del gruppo LEO facevano parte i detenuti SANTORO Luigi detto “Pea”, LONGO Davide, GRECO Marco e MAZZEO Stefano.

L’indagine ha consentito, altresì, di rilevare la disponibilità di armi da parte del sodalizio e lo svolgimento di un intenso traffico di stupefacenti da parte del gruppo FIRENZE-MACI. Si aveva modo di documentare, infatti, che il gruppo “movimentava” ingenti quantitativi di cocaina ed eroina, che in parte venivano ceduti ad altri trafficanti salentini per le zone di relativa influenza ed in parte distribuiti dal MACI ai propri affiliati, per la successiva commercializzazione attraverso una rete di spacciatori operanti in vari paesi della provincia.

Le intercettazioni telefoniche ed i servizi di osservazione eseguiti sul territorio sono stati supportati da determinanti ed oggettivi riscontri, attraverso distinte operazioni di polizia, di seguito indicate cronologicamente, che hanno permesso di fornire valore probatorio alla mole di indizi raccolti attraverso l’ascolto delle varie conversazioni intercorse tra gli indagati e che hanno consentito di operare l’arresto, in flagranza di reato, di singoli soggetti ed il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, di seguito meglio descritti:

I nomi degli arrestati
Ecco i destinatari dell'ordinanza di custodia e i capi di reato di cui sono accusati:

1) RIZZO Salvatore, nato a Castrignano del Capo (LE) il 23.12.1951, capo clan, detenuto presso la Casa Circondariale di Saluzzo (CN) – 416 bis;
2) FIRENZE Ivan, nato a Lecce il 18.2.1971, Luogotenente di RIZZO Salvatore e capo gruppo mafioso “FIRENZE – MACI”, detenuto presso la Casa Circondariale di Padova – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 e 74 309/90;
3) BRACALE Massimiliano, nato a Lecce il 24.8.1970, ivi residente – 416 bis;
4) CAMASSA Claudio, nato a Lecce l’8.5.1957, residente a Lequile (LE) – 73 309/90;
5) CENTONZE Oliviero, nato a Zurigo il 27.7.1970, residente a Lecce – 416 bis;
6) CIMINIELLO Federica, nata a Lecce il 18.11.1983, ivi residente – 416 bis;
7) COCCO Alessandro Luigi, nato a Roma il 24.6.1983, ivi residente – 73 e 74 309/90;
8) CORRADO Simone, nato a Lecce il 18.9.1981, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;
9) DE LEO Gabriella, nata a San Donato (LE) il 16.3.1967, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;
10) DE LEO Pietro, nato a San Donato (LE)il 2.5.1976, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;
11) DI NUNZIO Maurizio, nato a Scorrano (LE) il 22.6.1984, detenuto presso la Casa Circondariale di Viterbo – 416 bis;
12) D’OSTUNI Francesco, nato a Lecce il 9.6.1956, ivi residente, domiciliato a Ravenna – 73 e 74 309/90;
13) ELIA Rossana, nata a Melendugno (LE) il 6.8.1968, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;
14) FIORENTINO Serenella, nata a Lecce il 5.5.1969, detenuta presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 e 74 309/90;
15) GRECO Marco, nato a Maglie (LE) il 17.5.1980, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis;
16) GRECO Sergio, nato a Lecce il 21.4.1958, ivi residente – 73 e 74 309/90;
17) LAZZARI Claudio, nato a Lecce l’8.8.1968, ivi residente – 416 bis, 74 309/90;
18) LAZZARI Luigi, nato a Lecce il 9.1.1975, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;
19) LEO Andrea, nato a Vernole il 5.5.1971, ivi residente, capo gruppo mafioso “LEO - VERARDI” – 416 bis;
20) LONGO Davide, nato a Lizzanello (LE) il 5.9.1975, ivi residente – 416 bis;
21) MACI Nicolino, nato a Lecce il 13.2.1976, ivi residente, capo gruppo mafioso “FIRENZE – MACI” – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 e 74 309/90;
22) MARTENA Raffaele, nato a S. P. Vernotico il 24.7.1986, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 309/90;
23) PEPE Antonio, nato a Lecce il 25.1.1961, detenuto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano – 416 bis;
24) PERRONE Federico, nato a Nardò il 14.12.1984, residente a San Donato – 416 bis;
25) PICCARI Alberto, nato a Roma il 29.1.1959, detenuto presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia – 73 309/90;
26) PINTO Nicola, nato a Lecce il 18.8.1987, ivi residente – 73 e 74 309/90;
27) RAMPINO Pietro, nato a Trepuzzi il 22.8.1952, ivi residente – 73 e 74 309/90;
28) RIZZO Gabriele, nato a Lecce il 10.5.1971, residente a Surbo (LE) – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 309/90;
29) RIZZO Stefano, nato a Lecce il 4.4.1977, ivi residente – 416 bis, 629 aggravato dal 7;
30) SANTORO Luigi, nato a Melendugno (LE) il 17.6.1970, ivi residente – 416 bis;
31) SAPONARO Andrea, nato a San Pietro Vernotico BR) il 28.3.1987, residente a Torchiarolo (BR) – 73 e 74 309/90;
32) SCHIAVI Roberto, nata a Milano l’8.5.1970, residente a Lizzanello (LE) – 416 bis, 73 e 74 309/90;
33) SOLITO Roberto, nato a Cavallino (LE) il 12.8.1966, ivi residente – 416 bis, 73 e 74 309/90;
34) SPARAPANE Giancarlo, nato a Lecce il 7.7.1970, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 e 74 309/90;
35) STABILE Alessandro, nato a Lecce il 28.7.1980, ivi residente – 416 bis, 73 e 74 309/90;
36) CARICATO Tonino, nato a Colonia (Germania) il 01.6.1981, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 309/90;
37) LONGO Cristian, nato a Lecce il 20.12.1983, residente a Lizzanello (LE) - 416 bis, 73 309/90;
38) MAZZEO Giuseppe, nato a Lecce il 6.4.1980, residente a Castrì di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;
39) PASTORE Francesco, nato a Lecce il 5.10.1983, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;
40) VERARDI Alessandro, nato a Lizzanello il 19.11.1978, capo gruppo mafioso “LEO - VERARDI”, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;
41) MAZZEO Stefano, nato a Lecce il 13.11.1980, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 73 309/90;
42) PERRONE Alessandro, nato a Lecce il 3.9.1982, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;
43) CARICATO Francesco, nato a Lecce il 15.11.1976, residente a Cavallino (LE) – 629 aggravato dal 7;
44) INGROSSO Mauro, nato a Lecce il 23.7.1984, residente a San Cesario di Lecce – 629 aggravato dal 7;
45) MONITTOLA Andrea, nato a Lecce il 7.11.1978, residente a Cavallino (LE) – 629 aggravato dal 7.

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