martedì 25 ottobre 2011

"Ha aiutato un boss", sequestro di beni per consigliere di Marsala

Sigilli a un fabbricato e due terreni, per un valore di circa 300 mila euro, di Celestino Vito Errera, che milita nell'Udc. Avrebbe fornito supporto logistico al latitante Antonino Rallo

TRAPANI. Un provvedimento di sequestro beni per equivalente è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani nei confronti di Celestino Vito Errera, consigliere comunale di Marsala, che ieri si era dimesso dalla carica. All'esponente politico, che milita nell'Udc, sono stati sequestrati un fabbricato e due terreni, per un valore di circa 300 mila euro.

Il Tribunale, su proposta del questore, ha inoltre applicato all'ex consigliere comunale la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per un periodo di due anni e mezzo. Secondo gli investigatori la pericolosità sociale di Errera, condannato in appello per avere fornito supporto logistico al boss marsalese latitante Antonino Rallo, sarebbe confermata sia dal tentativo di sottrarre beni propri e del fratello Maurizio Vincenzo (tra cui la Errera Calcestruzzi srl e la Superbeton srl) alla misure patrimoniali di prevenzione sia dalle relazioni intrattenute con esponenti di spicco delle cosche mafiose di Trapani e Borgetto (Palermo).

Nessun commento:

Posta un commento