lunedì 31 ottobre 2011

Agguato a Bari ucciso 21enne senza precedenti


BARI - Un giovane di 21 anni, Alessandro Marzio è stato assassinato ieri pomeriggio quasi sotto gli occhi del padre, in via dei Mille, al quartiere San Pasquale. Il ragazzo era appena uscito di casa, poco dopo le 17 e si era piegato per liberare il suo scooter dalla catena che lo teneva ancorato ad un paletto quando i sicari gli sono arrivati alle spalle aprendo il fuoco. Il genitore, dal primo piano, ha udito il crepitìo dei colpi e si è affacciato alla finestra scoprendo con orrore che il suo ragazzo era riverso sul marciapiede accanto allo scooter. Con la coda dell’occhio ha percepito la sagome di una persona, forse armata, forse con il volto nascosto o coperto da un casco che si allontanava a piedi. Ma in quel momento ogni sua attenzione era concentrata sul ragazzo per terra. Altri testimoni avrebbero raccontato successivamente agli investigatori di aver visto due giovani su una moto allontanarsi dalla scena dell’agguato.


Sono stati quindici i colpi calibro 9 esplosi all’indirizzo del povero Alessandro Marzio che è stramazzato al suolo, esanime. Non ha visto arrivare i suoi assassini, non ha avuto né il tempo né il modo per sottrarsi a quella pioggia di fuoco che lo ha investito in pieno. Chiuso tra il muro dell’edificio al civico 306 e le auto parcheggiate, quasi attaccate una all’altra lungo il marciapiede di via dei Mille non avrebbe avuto comunque via di scampo. È morto tra le braccia del padre.

Pochi minuti dopo il suo telefono cellulare ha cominciato a squillare. Era la sua fidanza alla quale il padre sotto choc ha raccontato il dramma che si era appena consumato. Nulla hanno potuto fare i soccorritori del 118, se non coprire quel giovane corpo senza vita con una coperta, un sudario.

I carabinieri del Reparto operativo provinciale e della Compagnia Bari Cento sono giunti in via dei Mille in pochi minuti. La strada è stata chiusa al traffico, Il luogo del delitto transennato sotto gli sguardi attoniti della gente affacciata ai balconi e radunata per strada. Sono stati informati i pm Teresa Iodice della procura ordinaria e Giuseppe Gattidella Direzione distrettuale antimafia. I carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche hanno individuato i bossoli seminati sul marciapiede e sulla strada. Le informazioni raccolte nel corso dei rilievi serviranno a ricostruzione l’esatta traiettoria seguita dai colpi e quindi il punto esatto in cui i sicari hanno aperto il fuoco. A quanto pare avrebbero percorso via dei Mille seguendo il regolare senso di marcia, ossia da via Postiglione giù in picchiata verso via Marina Cristina di Savoia.

Diverse le persone, a partire dal padre del ragazzo e dagli altri parenti, sono state accompagnati nella caserma di via Tanzi, sede del comando di compagnia e del Nucleo investigativo del Reparto operativo e interrogate.

Le modalità efferate dell’aggressione armata, eseguita con modalità tipiche di una esecuzione mafiosa, inducono gli investigatori ad orientare le indagini negli ambienti della malavita organizzata senza però escludere i giri della criminalità comune e gli ambienti della droga.

Alessandro Marzio, aveva 21 anni, la sua fedina penale era immacolata. Dagli archivi delle forze di polizia sono saltate fuori a suo carico due segnalazioni alla Prefettura per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di consumo privato. Il possesso di droghe è sempre illegale ma in questo caso si tratta di un illecito amministrativo e non penale, che prevede comunque sanzioni severe e conseguenze da non sottovalutare. Insomma un peccato veniale. Alessandro Marzio non era quindi un criminale né risulta dallo schedario delle forze dell’ordine che sia stato mai trovato in compagnia di pregiudicati o malavitosi. Questo è quanto risulta dai casellari di carabinieri e polizia, la verità apparente, ma gli investigatori hanno motivo di credere che possa essere successo qualcosa, nella vita di questo ragazzo, che ne ha fatto un bersaglio mobile, uno da ammazzare per strada, senza pietà. Quindici bossoli di arma da fuoco trovati a terra sulla scena del delitto (un proiettile si è conficcato nella portiera di in una delle auto parcheggiate) dicono una sola cosa, chi ha aperto il fuoco era ferocemente determinato e deciso ad uccidere.

Una telecamera di videosorveglianza tra quelle recentemente posizionate nelle vie del centro cittadino dall’Amministrazione comunale era puntata su via dei Mille. Gli investigatori stanno accertando se era in funzione. Inoltre hanno contattato i titolari di alcuni negozi che si trovano in via Postiglione per sapere se sono dotati di sistemi di sorveglianza con telecamere.

l.nat.

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