I dipendenti sono del Cto dell'azienda Villa Sofia-Cervello. Sono sotto inchiesta per truffa aggravata. Si tratta di un medico, infermieri, tecnici di ortopedia e radiologia e personale amministrativo. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri sarebbe emerso che facevano timbrare il cartellino da colleghi per risultare in servizio
PALERMO. Dieci dipendenti del Cto dell'azienda Villa Sofia-Cervello sono indagati dalla Procura di Palermo per truffa aggravata: tra gli altri risultano sotto inchiesta un medico, infermieri, tecnici di ortopedia e radiologia e personale amministrativo. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri del Nas sarebbe emerso che gli indagati facevano timbrare il cartellino da colleghi per risultare in servizio. Tra gli assenteisti, che verranno interrogati dal gip nelle prossime ore, ci sarebbe- secondo quanto riferisce l'ANSA - anche Roberto Matracia, medico sociale del Palermo calcio.
Sono stati sospesi con effetto immediato dal pubblico servizio. "Sono profondamente dispiaciuto e indignato - dice Salvatore Di Rosa, direttore generale dell'azienda sanitaria - nel constatare quanto mal costume sia diffuso proprio tra coloro che dovrebbero essere al servizio dei cittadini ed esempio di etica del lavoro: professionisti, operatori, tecnici e personale amministrativo. Mi auguro che questo grave provvedimento serva da monito e scoraggi ulteriori comportamenti irregolari su cui l'Amministrazione sarà rigorosa e inflessibile e continuerà a vigilare".
"Non so che dire, ho piena fiducia nel lavoro della magistratura". Così Roberto Matracia, medico del Cto di Villa Sofia e del Palermo Calcio commenta l'indagine a suo carico per assenteismo. Secondo i carabinieri avrebbe dato il suo badge a colleghi compiacenti truffando l'azienda sugli orari di lavoro. "Saranno state voci di persone che hanno raccontato cose non vere, ma non voglio aggiungere altro. - conclude - Mi creda, sono sopreso".
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