BARLETTA - «Sex workers»: schiave del sesso sfruttate, umiliate, violentate.
Tutte, giovani e straniere, erano finite in un ingranaggio dal quale difficilmente sarebbero uscite. E se avessero tentato di farlo, avrebbero fatto una fine orrenda.
«Il sodalizio esercitava poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà sulle prostitute, anche minorenni, conferendo alle stesse donne valenza di oggetto». Così il giudice del Tribunale di Bari, Marco Guida, definisce le dieci persone arrestate ieri dai Carabinieri della Compagnia di Barletta e del Comando provinciale di Bari su ordine di custodia cautelare richiesto dai Pubblici ministeri Francesco Cavone della Direzione distrettuale antimafia di Bari e Marco D’Agostino del Tribunale di Trani. I dieci arrestati risponderanno a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione (anche minorile), alla riduzione e alla tratta degli esseri umani.
Si tratta degli andriesi Salvatore Agresti di 40 anni, Riccardo Del Zio di 42 anni, Nicola Sgarra di 48, delle romene Roxana Gratiela Gheorghe di 23 anni e Manuela Ionela Nitu di 27, dei barlettani Vincenzo Gorgoglione di 58 anni, Giovanni Tota di 31, Antonio Petruzzelli di 61, Nicola Conteduca di 44 e del romeno Stefan Dumitrescu di 28. Altre due persone sono ricercate.
Le indagini sono state avviate nell’agosto del 2008 dopo una denuncia di rapina presentata da una ragazza romena. Le giovani si prostituivano per lo più nelle zone di Andria, Barletta, Trani, Corato, Modugno e Palo del Colle, per strada o in albergo dopo essere state costrette a pubblicizzare su internet loro fotografie in pose oscene. Durante le perquisizioni di ieri, i carabinieri hanno tra l’altro sequestrato a casa di Agresti anche 2,4 kg di marijuana.
Gianpaolo Balsamo
Nessun commento:
Posta un commento