sabato 15 ottobre 2011

Indignati a Roma, corteo a due facce l'urlo dei ragazzi: "Dateci un futuro"

Ma nella capitale scoppia la guerriglia
I black bloc assaltano le vetrine, macchine in fiamme e bottigliate I manifestanti: "No alla violenza"
Ma in centro città scoppia il caos Berlusconi: punire i violenti


Gli indignados -i manifestanti indignati contro lo strapotere della finanza, la disoccupazione dilagante e l’incapacità della classe politica ad affrontare la crisi- hanno sfilato in massa in tutto il mondo, rispondendo all’appello per la mobilitazione internazionale. A migliaia sono scesi in piazza in 950 diversi eventi organizzati in oltre 80 Paesi diversi, proprio nelle stesse ore in cui in Francia si riunivano i ministri delle Finanze del G20. Eventi in tutto il mondo, ma solo a Roma la marcia è sfociata nella guerriglia urbana.

21.11. "C'è chi ha rischiato di morire bruciato"
Un generale in pensione che vive con la moglie nell’edificio incendiato negli scontri di oggi a Roma «ha rischiato di morire bruciato vivo e si è salvato solo perchè dei vicini lo hanno aiutato a fuggire, insieme alla moglie, con una scala dalla finestra». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, precisando che l’incendio è stato appiccato «a un ex deposito militare, con annessa un’abitazione privata, di due generali in pensione».

20.57. Napolitano: vioenze inammissibili
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo quanto si apprende, ha espresso
grande «preoccupazione» per le «inammissibili violenze» che hanno caratterizzato la manifestazione di oggi a Roma. Il capo dello Stato è in continuo contatto con il capo della polizia Manganelli.

20.09. Berlusconi: punire i violenti
«Gli incredibili livelli di violenza raggiunti» oggi a Roma cono «un segnale molto preoccupante per la convivenza civile». Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una nota in cui sostiene che i violenti «devono essere individuati e puniti». «Il nostro ringraziamento più sentito - è detto nella nota - si rivolge in questo momento alle forze dell'ordine che si sono impegnate a fondo per difendere e garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini. Soltanto il loro equilibrio e la loro prudenza sono riusciti ad evitare più gravi conseguenze».

20.05. Maroni: violenza inaccettabile
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, esprime «la piena solidarietà alle forze dell’ordine
coinvolte nei violenti scontri di oggi a Roma e condanna con fermezza gli atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati tra i manifestanti». Il ministro, fa sapere il Viminale, «è rimasto in costante contatto con il prefetto e il questore di Roma che oggi nella Capitale hanno dovuto fronteggiare una situazione di ordine pubblico di inaudita violenza».

19.36 Danni a sistema metro
Danneggiati gravemente i sistemi di videosorveglianza nelle stazioni delle metro di Termini e Anagnina. Da valutare i danni subiti alla linea aerea e all'armamento nelle zone percorse dai tram nella Prenestina, Porta Maggiore, San Giovanni, via Labicana e Colosseo. Questa una prima stima dei danni fatta dall'Atac che, sulla base di quanto disposto dal Questore di Roma, oggi in occasione della manifestazioni degli `indignati`, ha lasciato aperte le stazioni metro di San Giovanni, Re di Roma, Manzoni in quanto uniche vie di fughe per sfollare i manifestanti pacifici.

19.19 Tam tam in rete: "Tutti all'Ostiense"
Si stanno dirigendo verso la Piramide Cestia le migliaia di ingignati sfuggite agli scontri di piazza S.Giovanni. Il tam tam è cominciato sul web, soprattuto via Twitter. «Molta gente è stata dispersa dalle cariche indiscriminate, che non hanno distinto tra violenti e le centinaia di migliaia di dimostranti pacifici -dicono al Comitato 15 ottobre-, abbiamo deciso di continuare la nostra manifestazione all’Ostiense».

19.20 La preoccupazione di Fini
Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, sta seguendo con «preoccupazione e sconcerto gli sviluppi della grave situazione di ordine pubblico che si sta verificando in queste ore a Roma». Fini, annuncia una nota. «ha inteso manifestare la propria solidarietà alle forze dell’ordine».

19.03 La protesta non si ferma
Dopo piazza San Giovanni la protesta degli incappucciati si è spostata a via Merulana, dove molti cassonetti sono stati rovesciati a formare una barricata rafforzata da transenne. Dati alle fiamme cassonetti e probabilmente alcune auto. Una impalcatura con legno e tubi innocenti brucia all’inizio della strada di via Merulana che fa angolo con via Labicana. Poco più in là è schierato il reparto delle forze dell’ordine. Il corteo dei violenti potrebbe dirigersi ora verso le vie centrali.

19.01 Altre cariche
Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti del corteo di Roma che si erano asserragliati in via Merulana innalzando barricate. La carica è stata lanciata con dei blindati che hanno sfondato le barricate.

18.32. Una ventina i manifestanti feriti
Sono una ventina i manifestanti soccorsi dalle ambulanze del 118 a seguito degli scontri in corso a Roma. I feriti sono stati trasportati dalle ambulanze negli ospedali Umberto I e San Giovanni. Secondo quanto si è appreso, si tratta di codici di media e bassa entità. Unica eccezione il ragazzo che ha perso alcune dita di una mano. Nella maggioranza dei casi si tratta di contusioni, escoriazioni e ferite lacero-contuse. Le ambulanze del 118 hanno avuto difficoltà a soccorrere i feriti a cuasa dei blocchi stradali e dei tafferugli.

18.30. Assaltata una parrocchia, distrutti simboli religiosi
Durante gli scontri e il corteo, i teppisti hanno preso di mira anche una parrocchia nei pressi di San Giovanni, San Marcellino e Pietro, tra via Labicana e via Merulana, tentando di sfondare la porta della chiesa e distruggendo poi alcuni arredi sacri della casa parrocchiale. È quanto racconta il portavoce del vicariato di Roma, Walter Insero. In parrocchia, nel momento dell’assalto, non c’erano fedeli, ma il parroco, don Pino Ciucci e diversi sacerdoti. «Sono sconcertato - afferma Insero - abbiamo visto scoppiare la protesta dalle finestre della parrocchia. Dei giovani incappucciati hanno divelto la porta della sala utilizzata per il catechismo, sono entrati, hanno affisso un manifesto e hanno distrutto quello che c’era dentro. Poi hanno preso una statua della Madonna di Lourdes e un crocefisso, li hanno portati in strada e li hanno frantumati. Un gesto blasfemo di profanazione che non ha alcun senso. Hanno tentato anche di sfondare la porta d’ingresso della chiesa»

18.24 Trenta feriti tra gli agenti
Gli scontri continuano a piazza San Giovanni, soprattutto all’altezza della Scala santa. Secondo un funzionario della polizia, sarebbero almeno 30 i feriti tra le forze dell’ordine.

18.16 Fuoco al blindato
Gli incappucciati hanno preso d'assalto una camionetta dei carabinieri rimasta isolata in piazza San Giovanni. Ora stanno spaccando i vetri a colpi di mazza e sanpietrini e hanno dato fuoco alla camionetta con dei fumogeni. Due carabinieri sono riusciti a fuggire, mentre gli incappucciati esultano.

17.46 Alemanno: gli indignati sono i cittadini
«Adesso gli indignati sono i cittadini romani. Mi auguro che i manifestanti pacifici e le forse dell’ordine isolino i violenti e li mettano in condizioni di non nuocere ulteriormente alla nostra città». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno dal Campidoglio dove sta seguendo l’evolversi del corteo e degli scontri.

QUI MILANO. Si è conclusa intorno alle 17 in piazza del Duomo la manifestazione che ha visto muoversi per il centro di Milano circa 800 persone. Ora gli indignati sono seduti in cerchio attorno ad una piccola tenda verde allestita davanti alla grande piazza proprio di fronte al sagrato della cattedrale. Il corteo che si è mosso tra piazza del Duomo, piazza Cavour e piazza Affari si è svolto in maniera del tutto pacifica guardato a vista dalle forze dell'ordine.

17.32. Vendola: due manifestazioni
«A Roma ci sono state due manifestazioni: una meravigliosa e coinvolgente fatta di simboli, gioventù, protesta e anche spirito di rivolta ma pacifica. Un'altra organizzata da una minoranza di teppisti e black block che vogliono togliere la scena della gironata ai veri indignati e prendersela loro, rompendo videocamere, auto, vetrine. Che vogliono spostare il conflitto sul piano della violenza». Lo ha sottolineato il leader di Sel Nichi Vendola, commentando la manifestazione degli indignati a Roma.

17.31 Bersani: inaccettabile
«È indispensabile a questo punto - sostiene Bersani - una condanna corale ed inequivocabile di ogni atto di violenza e di un rigoroso isolamento dai movimenti che hanno manifestato pacificamente, di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabilli».

17.27 Un ragazzo ferito
Un manifestante, un ragazzo di circa 20 anni, è stato ferito alla testa, a piazza San Giovanni. Il ragazzo giace a terra e perde sangue dalla fronte. Ferito anche un carabiniere, soccorso dai colleghi.

17.27 Assalto alle forze dell'ordine
Un mezzo delle forze dell’ordine che aveva forzato le barricate è stato assaltato dai teppisti. Il mezzo è stato preso a calci e colpito con mazze, e poi è riuscito ad andare via. Gli idranti sono ancora in azione contro i violenti.

17.02. Scontri in Piazza San Giovanni
Piazza San Giovanni, la piazza storica delle manifestazioni sindacali e democratiche a Roma, è simbolicamente divisa tra i violenti e i manifestanti. I teppisti dalla parte di via Emanuele Filiberto dietro barricate di fuoco, poi distrutte dai blindati degli agenti, e poi l’anima vera e buona del corteo che si trova verso la basilica e sotto la statua di San Francesco. Al centro i blindati delle forze dell’ordine e i contingenti di polizia. Proseguono le cariche e i gesti di teppismo. Molti manifestanti sono disorientati.

QUI LONDRA. La polizia londinese ha eseguito un arresto durante la manifestazione degli indignati in corso alla City. Alcuni manifestanti hanno infatti scatenato tafferugli con la polizia mentre cercavano di raggiungere lo Stock Exchange. Gli organizzatori della protesta londinese avrebbero infatti voluto allestire un campo di protesta davanti alla Borsa, in Piazza Paternoster, ma agenti di polizia e guardie private hanno impedito loro l'accesso. Fallito il tentativo di occupare la piazza, i dimostranti hanno ripiegato davanti alla Cattedrale di St Paul. Sugli striscioni si legge: 'Noi siamo il 99%' e 'I banchieri vengono salvati, noi venduti'.

QUI TORINO. Alcune centinaia di esponenti del movimento "Indignati" ha presidiato nel pomeriggio il palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello, a Torino. I manifestanti, muniti di bandiere, striscioni e strumenti per fare rumore, hanno anche organizzato alcuni sit in nella piazza, particolarmente frequentata il sabato pomeriggio da torinesi e turisti. Presenti, con le tradizionali bandiere bianche con il treno crociato, diverse decine di esponenti del movimento No-Tav. La manifestazione si è svolta pacificamente e senza incidenti.

QUI BRUXELLES. Alcune migliaia di indignati stanno manifestando per le strade del centro di Bruxelles. Il corteo, dopo aver toccato la stazione Nord della capitale e la piazza della Borsa, raggiungerà il quartiere delle istituzioni comunitarie per concludersi nel vicino parco del Cinquantenario. Al momento non vengono segnalati incidenti.

16.46. I manifestanti consegnano tre black bloc alla polizia.
È tanta l’indignazione tra i manifestanti di Roma per i saccheggi degli incappucciati. Tanto che un gruppo di manifestanti ha fermato e consegnato alla polizia tre black bloc che si erano resi protagonisti di devastazioni su via Cavour.

16.45 I manifestanti: "No violenza"
Circa 200 manifestanti del corteo degli Indignati a Roma si sono arroccati sotto la statua di San Francesco e urlano ’no violenzà all’indirizzo dei teppisti. Continuano le cariche e l’uso degli idranti contro le frange violente. In molti applaudono quando i violenti vengono fermati con idranti.

16.43 Condanna Pd
«Spero che nel Pd nessuno giustifichi, o peggio ancora comprenda, il gesto di squadristi violenti durante la manifestazioni degli indignati. Un conto è la comprensibile e fondata protesta per il disagio sociale dei giovani, altra cosa è il teppismo violento che non può e non deve avere alcuna giustificazione». Lo afferma in una dichiarazione Giorgio Merlo, deputato del Pd.

16.40 La paura dei commercianti
«È stata confermata la grande preoccupazione che avevano i commercianti, che a questo punto sono terrorizzati. Chiediamo tutela alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale». Lo afferma il presidente della Confesercenti di Roma Valter Giammaria commentando gli atti vandalici avvenuti nel corso del corteo degli Indignati. «Ogni anno ci troviamo di fronte a questo genere di manifestazioni che sfociano nella violenza, che tutti condannano ma che continuano ad avere luogo - prosegue Giammaria -. Questo crea grandi problemi al nostro tessuto economico e alla nostra immagine nel mondo. Non possiamo permetterci che questo accada nella nostra città. Vetrine sfondate, auto in fiamme e disordini - continua - non fanno che peggiorare la crisi che stanno vivendo le nostre aziende».

16.33 Partono le cariche
Le cariche degli agenti sono violentissime e c’è un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto. Per disperdere i manifestanti gli agenti usano idranti.

16.22 La condanna di Gasparri
«Le prime avvisaglie della manifestazione di Roma confermano la presenza di non sparuti gruppi di violenti. Quanti con toni ambigui hanno apprezzato iniziative del genere avranno motivo di ricredersi. Mi auguro che nelle prossime ore prevalga chi vuol manifestare in modo pacifico e non violento. Ma intanto la presenza di centinaia di devastatori con armi improprie e gravi fatti di violenza suscitano la totale condanna di quanti si indignano davanti alla violenza». Lo afferma Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato, che prosegue: «Del resto con tanti esponenti delle sinistre che usano linguaggi sbagliati è facile che poi qualcuno traduca in aggressioni quelle parole».

16.19 Distrutta statua Madonna
Tra auto date alle fiamme e agenzie di istituti di credito assaltate con bastoni e pali della luce, gli incappucciati hanno sfogato la loro rabbia anche contro una statua raffigurante la Madonna di Lourdes, all’ingresso di una chiesa tra Via Labicana e Via Merulana. I resti della statua, di cui si è salvato solo il volto, giacciono sul selciato.

16.16 Roma, assalto alla Difesa
Alcuni uffici del ministero della Difesa a via Labicana sono stati devastati dal gruppo in nero nel corso della manifestazione degli Indignati a Roma. I teppisti hanno forzato un portone e dentro gli uffici hanno gettato bombe carta e fumogeni. Poi hanno incendiato due auto parcheggiate in strada.

16.10 Il corteo "Fuori! Fuori!". In via Cavour, dopo piazza dell'Esquilino a un certo punto dal percorso del corteo gremito di gente si leva questo grido. Tutti i manifestanti di quello spezzone del corteo guardano al marciapiede sulla loro destra. Qui c'è un gruppo di persone con caschi, cappucci in modo da coprire il volto, mazze e qualcuno ha anche la bandiera dei Carc. La parte pacifica della manifestazione intuisce subito che si tratta di persone che si preparano a devastare vetrine e magari ingaggiare scontri con la polizia che però in questo punto del percorso non c'è. "Vigliacchi! Sono buoni tutti con il viso coperto!", continua a urlare la folla. Gli incappucciati guardano per il momento attoniti e fermi.

15.46 L'inferno a Roma
Almeno 500 i manifestanti, tutti con maschere, caschi o passamontagna sul volto e armati di mazzette da muratore e altri bastoni, si sono staccati dalla testa del corteo degli Indignati, che sta dirigendosi su via Labicana verso piazza San Giovanni e si sono fermati nei pressi del Colosseo, in tre cordoni e piazzati al centro del corteo che continua a defluire ai lati.

QUI LONDRA- Julian Assange scende in piazza con gli "Indignati" a Londra. Secondo quanto riferito via Twitter da uno dei suoi avvocati il fondatore di Wilikeaks è stato fermato dalla polizia che gli ha impedito di indossare una maschera.

QUI FRANCOFORTE- Diverse migliaia di manifestanti si sono dati appuntamento davanti alla sede della Banca centrale europea (Bce) a Francoforte, nell'ovest della Germania. Sono "circa 6mila", secondo l'organizzazione altermondialista Attac, "5mila" secondo la polizia, sulla piazza sulla quale si affaccia il palazzo dell'istituto bancario europeo e sulla quale si erge un grande simbolo blu e giallo dell'euro. Giovani, pensionati e famiglie con bambini sono venuti a manifestare con striscioni e palloncini il loro malcontento. "Non svendiamo la democrazia alla Bce", recita un cartellone, o "Rompiamo la dittatura del capitalismo", su un altro. Uno degli organizzatori di Attac, Frauke Distelrath, si è detta soddisfatta della manifestazione, alla quale hanno partecipato "molte più persone del previsto": "Abbiamo scelto la Bce, ma avremmo potuto
manifestare davanti alla Deutsche Bank o alla Borsa di Francoforte", ha aggiunto.

15.23 Il bambino tra i black bloc
Tra i manifestanti "in nero", quelli che hanno compiuto atti di teppismo, ci sono anche un uomo con un bambino di circa 10 anni, presumibilmente padre e figlio. Anche il bambino ha il volto travisato con una kefiah. I due si spostano all’interno dello spezzone in nero che è andato aumentando. Tra i manifestanti in nero si vedono le bandiere dei No Tav, Autonomia Contropotere e in testa al blocco una bandiera rossa e nera.

15.15 Roma, auto in fiamme
Sono due le auto date alle fiamme in via Cavour lungo il tragitto della manifestazione degli Indignati. Una si trova all'altezza del Grand Hotel Palatino subito dopo Largo Corrado Ricci. L'altra autovettura, invece, pochi metri piu' in la'. Anche un supermercato e' stato attaccato e, in parte svuotato.

15.00 Roma, subito scontri
Una lunga colonna di fumo nero si alza da via Cavour a Roma dove, nel corso del passaggio del corteo degli Indignati, un'auto, una Mercedes, è stata data alle fiamme e sta ora bruciando accanto ai manifestanti che continuano a camminare verso via dei Fori Imperiali. La testa del corteo è ormai già arrivata a pochi metri dal Colosseo e pochi metri prima della testa del corteo è stato formato un lungo cordone da ragazzi che indossano dei caschi. Diversi manifestanti a volto coperto stanno anche spaccando le vetrine dei negozi.

13.31 - Roma, partito il corteo degli studenti della Sapienza
Centinaia di studenti sono partiti in corteo da piazzale Aldo Moro, davanti alla sede dell’Università La Sapienza di Roma, per raggiungere piazza della Repubblica, dove confluiranno nel corteo degli indignati a Roma, in occasione della Giornata della rabbia. In testa ci sono gli occupanti del Teatro Valle, mentre alcuni manifestanti hanno acceso fumogeni. A sfilare ragazzi, molti anche minori, con felpe nere e caschi in mano.

12.32 - Roma, centinaia già in piazza tra musica e slogan
Si sta riempiendo piazza della Repubblica in vista del corteo degli indignati che partirà intorno alle due di questo pomeriggio. Sono centinaia già i manifestanti giunti in piazza da diverse parti d’Italia con treni e pullman. Tra gli striscioni esposti uno recita: «Quando l’ingiustizia diventa legge ribellarsi è un dovere». Diversi carri di sindacati e associazioni sono già posizionati all’ingresso della piazza e a fasi alterne diffondono musica. «Pomigliano non si piega», si legge su alcune t-shirt indossate da alcuni indignati. «Una sola soluzione: la rivoluzione», campeggia su uno striscione firmato Red Block. Mentre un altro promette: «15 ottobre: scenderemo in piazza a milioni».

12.14 - Di Pietro: "I cortei siano pacifici"
Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, lancia un appello affinchè i cortei di oggi si svolgano pacificamente: «Oggi in tutto il mondo e anche a Roma ci saranno grandi manifestazioni. Il motivo per cui si manifesta è sacrosanto: ottenere un pò di giustizia in un mondo che non la conosce più. Proprio perchè so quanto fondati siano i motivi della protesta e quanto sia comprensibile la rabbia che cova, soprattutto fra i giovani, voglio lanciare un appello perchè nonostante tutto sia mantenuta la calma e la manifestazione sia tanto indignata quanto civile e pacifica».

11.45 - Casini: "Mi preoccupa di più chi non va in piazza"
Mi preoccupano molto di più quelli che non vanno in piazza, che aumentano ogni giorno perchè vedono il governo distante anni luce dai problemi che li riguardano». Lo ha affermato il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, a margine del convegno ’L’economia oltre la crisi«, promosso dalla Fondazione Iniziativa Subalpina.

Da Sidney a Taiwan, si infiammano le piazze di tutto il mondo

QUI AUCKLAND - Centinaia di persone in marcia nella strada principale di Auckland, Nuova Zelanda, mentre alcune migliaia nella piazza principale scandiscono slogan contro la cupidigia delle corporation. Centinaia di persone manifestano anche nella capitale Wellington.

QUI SYDNEY- Circa duemila persone, compresi rappresentanti degli aborigeni, partiti comunisti e organizzazioni sindacali, protestano fuori dalla banca centrale.

QUI TOKYO - A centinaia in marcia per una protesta che comprende anche gli antinuclearisti.

QUI MANILA - Un piccolo gruppo di manifestanti si sono diretti verso l’ambasciata americana con slogan come «Abbasso l’imperialismo americano» e «Filippine non in vendita».

QUI TAIPEI - Circa un centinaio di persone si sono raccolte al grattacielo Taipei 101 (Taiwan), sede della Borsa, cantando «Noi siamo il 99% di Taiwan».

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