venerdì 21 ottobre 2011

Vomero, arrestato superlatitante Caiazzo

Durante "guerra" con gli Alfano fu uccisa da pallottola vagante Silvia Ruotolo
Il boss è stato arrestato dalla polizia a Villaricca Era nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia

NAPOLI - Il boss della camorra Antonio Caiazzo, 53 anni, ritenuto il capo storico capo del clan operante nei quartieri Vomero ed Arenella è stato arrestato dalla polizia a Villaricca, centro alle porte di Napoli. Caiazzo era inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia. L' uomo è stato bloccato nel pomeriggio dagli agenti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Napoli. Caiazzo era latitante da marzo 2011, dopo la scarcerazione per un vizio di forma.


Il boss dei quartieri Vomero ed Arenella si nascondeva in un appartamento a Villaricca. E non è stato arrestato - diversamente da quanto comunicato in un primo momento - il pregiudicato Salvatore Pellecchia, di 42 anni, sorpreso dalla polizia insieme al boss Antonio Caiazzo. La sua posizione - ha reso noto la Questura di Napoli - è attualmente al vaglio degli investigatori.

Caiazzo è stato condannato in primo grado a 26 anni di carcere per associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione ed altri reati, ma era stato scarcerato per un vizio di forma nella procedura di estradizione attivata dopo il suo arresto avvenuto in Spagna nel dicembre 2008.

Era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare estesa in ambito internazionale, ma i poliziotti lo hanno arrestato per un ordine di carcerazione della Procura di Ascoli Piceno, sulla base di una condanna a 7 mesi di reclusione per danneggiamento.

Vecchio affiliato al clan Alfano, agli inizi degli anni '90, Caiazzo aveva costituito un proprio gruppo criminale e grazie ai legami stretti con il clan «Polverino» di Marano aveva scatenato la guerra con gli Alfano. Uscito vincente dalla faida, Caiazzo, aveva cacciato Alfano dal territorio, costringendolo a trasferirsi nella zona della «Torretta».

Nel corso della guerra tra i due clan nella primavera del 1997, fu uccisa da una pallottola vagante Silvia Ruotolo. Le dichiarazioni di Rosario Privato, divenuto collaboratore di giustizia, portarono all'arresto di Alfano spianando, di fatto, la strada a Caiazzo, che con l'alleato Luigi Cimmino assunse il controllo dei traffici illeciti nella zona dell'Arenella e del Vomero. Un'ulteriore scissione vede contrapposti gli uomini di Caiazzo e quelli di Cimmino.

Attualmente Antonio Caiazzo,capo indiscusso del clan camorristico che agisce principalmente nei quartieri del Vomero, dell'Arenella non disdegna di estendere il suo raggio d'azione verso la periferia a nord di Napoli ed i paesi immediatamente confinanti forte dell'alleanza con il potente clan Polverino.

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