giovedì 7 ottobre 2010

Mafia news

Mafia, arrestato latitante di Fresco

Uno dei 5 piu' pericolosi, sfuggi' alla cattura nel '95
 
La squadra mobile di Palermo ha arrestato il latitante Francesco Di Fresco, 53 anni, sfuggito alla cattura dal '95. Era in un appartamento vicino all'ospedale Villa Sofia.Di Fresco sarebbe affiliato al mandamento di Corso dei Mille-Brancaccio e viene indicato come uno dei 5 latitanti di cosa nostra piu' pericolosi a Palermo.

Nel 1995 contro Di Fresco venne firmata un'ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato,sequestro di persona e distruzione di cadavere.

 
Camorra:catturato boss latitante Prinno

Era sfuggito a un blitz il 25 maggio scorso

Il boss latitante Gianluca Prinno, del clan del centro storico di Napoli, e' stato arrestato dai Carabinieri. Prinno e' pregiudicato, ha 27 anni ed e' ritenuto dalle forze dell'ordine elemento camorristico di spicco. All'uomo, ricercato dal 25 maggio, quando era riuscito a sfuggire a un blitz anticamorra, i militari dell'Arma hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Dda per associazione a delinquere, rapina e detenzione di armi.


Mafia: summit per uccidere Pm Reggio

Documento anonimo arrivato a Dia Caltanissetta

Summit di mafia tra clan palermitani e della Locride e un napoletano per organizzare l'omicidio del procuratore Pignatone e del suo vice. L'incontro, che si si sarebbe tenuto in un casolare alla periferia di Messina il 10 settembre, aveva lo scopo di mettere a punto la strategia concordata in una precedente riunione per assassinare i due magistrati di Reggio Calabria. A rivelarlo e' un documento anonimo arrivato per posta alla Dia di Caltanissetta un paio di settimane fa.


Omicidio piccolo Di Matteo, Spatuzza in aula a dicembre
 
Il pentito deporrà in video conferenza. Si è autoaccusato del delitto, nonostante il suo nome non fosse mai venuto fuori nelle precedenti indagini

PALERMO. Il pentito Gaspare Spatuzza deporrà, in video conferenza, il prossimo 2 dicembre, al processo per il sequestro e l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo strangolato e sciolto nell'acido dagli uomini del boss Giovanni Brusca che volevano così vendicarsi della scelta del padre della vittima, Santino, di collaborare con gli investigatori.

La deposizione di Spatuzza, che si è autoaccusato del delitto, nonostante il suo nome non fosse mai venuto fuori nelle precedenti indagini sull'omicidio, è stata decisa dalla Corte di assise di Palermo che, oggi, dopo la sostituzione del presidente del collegio Salvatore Di Vitale, trasferito, con Alfredo Montalto, ha rinnovato gli atti istruttori finora svolti.

Oltre a Spatuzza sono imputati, tra gli altri, il capomafia latitante trapanese Matteo Messina Denaro e il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano.

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