Secondo appuntamento con «A cento passi dal premio Fava». Oggi pomeriggio alle 17 nella sala riunioni del Gal Val d'Anapo, in via Principessa Jolanda 51 a Canicattini continua il percorso di legalità organizzato dai giovani Dino Tinè e Davide Motta.
Un'iniziativa spontanea che ha l'obiettivo di accompagnare il pubblico dei partecipanti alla prossima edizione del Premio Fava, evento che si svolge tra Palazzolo e Catania con l'intento di onorare e gratifica il mondo del giornalismo, ogni anno dal 2 al 5 gennaio nel ricordo della figura del giornalista ucciso dalla mafia nel gennaio del 1984.
I momenti programmati per questo percorso di legalità, partito già sabato scorso, sono organizzati non a caso in collaborazione con il Coordinamento Fava della cittadina montana patrimonio dell'Unesco.
Una serie di proiezioni documentarie, ogni sabato fino al 20 novembre prossimo, riguarderà la figura di Giuseppe Fava e le storie di giornalisti uccisi da cosa nostra, che si sono storicamente distinti per il loro coraggio e il loro impegno di legalità.
L'incontro di oggi pomeriggio sarà dedicato a Mario Francese, giornalista siracusano che si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo ed unico intervistatore della moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste Francese entrò profondamente nell'analisi dell'organizzazione mafiosa, delle sue spaccatture, delle famiglie e dei suoi capi. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a Palermo, davanti casa. Nella sentenza di condanna dei suoi assassini si legge: «Il movente dell'omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70». A seguire sarà proiettato inoltre una puntata de "La storia siamo noi" interamente dedicata alla figura di Pippo Fava. Tante altre le pellicole dedicate agli intellettuali-eroi contro le stragi di cosa nostra, nei sabato a seguire. La prossima settimana sarà la volta di «Fortapàsc», film del 2009 diretto da Marco Risi, sulla breve esistenza e la tragica fine del giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra a soli 26 anni. Nella stessa giornata si racconterà di un giovane, forte e caparbio come lui, capace di dedicare tutta la sua vita alla lotta alla criminalità organizzata: il giovane poeta e giornalista Peppino Impastato. «Una voce nel vento» è invece il titolo del docu-film in proiezione il 13 novembre prossimo, dedicato alla figura di Mauro Rostagno e a chiudere giorno 20 la storia di Beppe Alfano e l'assassinio del 1993, raccontato dalla trasmissione «Blu notte - Misteri Italiani» di Carlo Lucarelli che alla figura del giornalista Alfano ha dedicato anche un libro.
Eleonora Vitale
Nessun commento:
Posta un commento