MESSINA - "Mi dispiace che oggi non ci sia Lombardo, che ancora una volta pensa di svolgere da Palermo il ruolo di commissario per l'emergenza alluvione a Messina. Oggi chiederò a Bertolaso e a Berlusconi che il coordinamento sia affidato a me".
L'ha detto il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, prima di entrare in una riunione in prefettura, dove si discuterà del coordinamento degli interventi nelle zone colpite dall'alluvione di un anno fa.
Io sono disponible a incontrare il presidente della Regione anche a Palermo, ma è lui che da tempo non si fa trovare e qui c'è bisogno di maggiore collaborazione. Chiedo di coordinare gli interventi qui a Messina perché anche il presidente del Consiglio, dopo la tragedia, aveva affermato che dovevano essere i sindaci a gestire gli interventi sul territorio. In seguito Lombardo ha preteso che questo ruolo fosse affidato a lui".
LA REPLICA DI LO MONACO.- "Non è il momento delle polemiche, bisogna fare tutti pressione insieme affinché il governo nazionale invii al più presto qui i fondi necessari e cioè circa 120- 130 mln di euro per le zone alluvionate di Messina e della zona nebroidea". Lo dice il capo della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco, replicando al sindaco di Messina, Buzzanca, che ha criticato il suo operato e quello di Lombardo nella gestione degli interventi per le zone alluvionate.
"Il governo nazionale - prosegue Lo Monaco - non ha inoltre dato ultimamente alla Regione nemmeno l'autorizzazione ad anticipare le somme necessarie per gli interventi con i fondi Fas. Quindi bisogna far cambiare idea al governo su questo punto". "Non vorrei rispondere alle polemiche del sindaco Buzzanca - prosegue - ma vi assicuro che oggi io rappresento Lombardo in tutto e per tutto, il presidente aveva altre cose importanti da fare e per questo non è potuto essere qui".
"Se poi Buzzanca vuole il ruolo di commissario - dice ancora Lo Monaco - e se il presidente del Consiglio è d'accordo, lo faccia pure e io sarò pronto a perorare la sua causa". "Voglio dire però - conclude Lo Monaco - che la Protezione civile non siamo solo noi che facciamo quello che è possibile con i mezzi che abbiamo a disposizione, azioni di Protezione civile le devono fare anche il Comune di Messina e la Provincia di Messina".
ALLARME DEL COBAS SU SALA PROTEZIONE CIVILE. La Protezione civile siciliana rischia di rimanere senza sala operativa: il 31 ottobre prossimo scade infatti il contratto di lavoro dei 29 addetti (altamente specializzati) alla centrale che si occupa, 24 ore su 24, anche della diramazione di allarmi per eventi sismici e meteorologici. Lo rende noto il sindacato Cobas Codir, sottolineando che "in mancanza di un atto proveniente dalla Giunta regionale, dal primo novembre prossimo verrà interrotto un servizio essenziale e insostituibile per la garanzia della sicurezza della Sicilia e dei cittadini siciliani".
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