CAPO D'ORLANDO (MESSINA) - La polizia del Commissariato di Capo d'Orlando ha arrestato il bancario Fabrizio Ingemi, dipendente della filiale Carige, che lo scorso febbraio aveva fatto perdere le sue tracce dopo la scoperta di un ammanco di circa 7 milioni di euro dalla sua banca. L'uomo era destinatario, per quella vicenda, di un mandato di cattura internazionale.
Il bancario è stato rintracciato per strada, dopo che da alcuni giorni era seguito dalla polizia che si era messa sulle sue tracce. Aveva la barba incolta ed un abbigliamento trasandato, ben lontano dal look che sfoggiava quando lavorava per la Carige di Capo d'Orlando.
Fabrizio Ingemi, 39 anni, era ricercato dal febbraio scorso per un ammanco di circa 7 milioni di euro dalla filiale dell'istituto di credito. Soldi prelevati da decine di conti correnti attraverso un complesso sistema che gli aveva consentito di creare una vera e propria banca parallela.
Il dipendente era scomparso nel pomeriggio del 27 febbraio dopo essere stato sentito, a Palermo, dai vertici della banca Carige proprio sulla strana gestione di alcuni conti correnti. A far scattare l'allarme furono i suoi più cari amici, che dopo qualche giorno, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, avevano sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine; gli stesi amici che con il passare dei mesi si sono resi conto di essere stati raggirati da Ingemi, che avrebbe sottratto dai loro conti consistenti somme di denaro.
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