Claudia Racciatti, 29 anni, si è sparata al cuore
nel suo ufficio nella caserma di viale Giulio Cesare
Accusata di furto, si è sparata durante un drammatico interrogatorio
FULVIO MILONE
ROMA
C’era la sua immagine, l’anno scorso, in una campagna promozionale dei carabinieri. L’Arma non avrebbe potuto scegliere altro volto se non quello di una ragazza bella, con i capelli lunghi e biondi e un sorriso solare che 11 anni fa aveva partecipato al concorso per Miss Italia, qualificandosi alle finali. Si Chiamava Claudia Racciatti, aveva 29 anni e il grado di tenente. E’ morta ieri mattina in un ufficio della Scuola Allievi Carabinieri: si è uccisa con un colpo della pistola d’ordinanza che ha impugnato con una mossa tanto rapida da non lasciare il tempo di fermarla ai due ufficiali che si trovavano con lei. Secondo indiscrezioni sembra che il tenente fosse rimasta sconvolta dai sospetti che si erano addensati su di lei in seguito alla denuncia di un furto subito da un commilitone. Secondo fonti qualificate il suicidio è avvenuto proprio durante un interrogatorio da parte dei responsabili della Scuola Alievi Carabinieri che avevano avviato un’inchiesta disciplinare.
Claudia Racciatti si è uccisa nella Caserma «Carlo Alberto Dalla Chiesa», in via Giulio Cesare a Roma. La sua morte mal si concilia con quella della «ragazza allegra, vivace ed estroversa» che ricordano gli amici a Vasto, la cittadina in provincia di Chieti, dove Claudia era nata 29 anni fa. In effetti nessuno avrebbe mai immaginato che una ragazza dalla vita scandita da successi sarebbe finita così. Bella, con un fisico da pin up, dopo essersi aggiudicata il titolo di Miss Abruzzo era approdata alla «scuderia» di Mirigliani, il patron di Miss Italia, concorso a cui partecipò nell’edizione del 1999.
Le foto su Internet la ritraggono sorridente ma un po’ impacciata mentre sfila con le altre cento concorrenti o mentre fissa con gli occhi sgranati l’ospite d’onore, Alberto Sordi, con la testa piena di chissà quali e quanti sogni. Uno, in particolare, non lo raggiunse per un pelo. Al concorso di bellezza, infatti, fu selezionata per le finali ma poi fu eliminata: comunque un buon successo che avrebbe potuto aprirle le porte del mondo della pubblicità o dello spettacolo.
Non andò così. Claudia Racciatti, figlia di un ufficiale del Corpo Forestale dello Stato, si iscrisse alla Scuola Allievi Ufficiali, e nel 2003 superò l’esame attestandosi all’ottavo posto: un altro bel successo, che le cosentì di entrare definitivamente nell’Arma. Al Comando Generale, lo scorso anno, decisero anche di puntare sul quel volto e su quel sorriso per lanciare una campagna di arruolamento, e l’immagine di Claudia apparve sui manifesti affissi sui muri di tutte le città d’Italia.
Insomma, tutto lasciava pensare che l’ex studentessa di Vasto avesse una carriera assicurata nei ranghi militari. Ma ancora una volta non è andata così. Chissà se Claudia Racciatti era davvero contenta di indossare la divisa, come non è dato di sapere quali fossero i suoi rapporti con i colleghi. Sta di fatto che, recentemente, un commilitone aveva denunciato la sparizione di alcuni oggetti personali, e non aveva nascosto il sospetto che la responsabile del furto potesse essere proprio il tenente Racciatti. Era stata avviata un’indagine interna. Il tenente era stata convocata ieri per essere ascoltata dai superiori che dirigono la Scuola di via Giulio Cesare e da un ufficiale del nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di San Pietro. Probabilmente era terrorizzata dall’eventualità di subire un’azione disciplinare, e non ha retto all’angoscia.
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