Anche Giuseppe Sardino, collaboratore di giustizia oggi, mafioso e consigliere comunale a Naro ieri, racconta quello che sa ai giudici su
mafia e politica.E lo fa indicando strategie e circostanze. Ecco il suo racconto:
riguardo a Campobello di Licata, sono a conoscenza che i cognati di
Buggea sono i figli dell’ex sindaco Gueli ed a tale proposito mi è capitato di partecipare
ad una serie di battute pesanti fatte da Falsone nei confronti dei cognatidi Buggea alla presenza di quest’ultimo; in particolare, seppi che Falsone si
lamentava della mancata consegna di denaro, a titolo di pizzo, che i fratelli Gueli
dovevano a Buggea per la “messa a posto” di un lavoro fatto dalla società dei
Gueli in Campobello di Licata per la realizzazione di alcune
case in cooperativa. So che i cognati di Buggea con la loro società
hanno fatto i lavori di realizzazione di capannoni per la
Cooperativa Frutticola ove Falsone aveva interessi diretti;
Falsone non era d’accordo a fare effettuare questi lavori dai
cognati di Buggea, ma quest’ultimo riuscì comunque ad affidare
l’opera ai cognati. Non conosco personalmente i cognati di
Buggea, né sono a conoscenza di particolari rapporti intercorsi tra
Falsone e/o altri esponenti mafiosi con l’ex sindaco Gueli. In
merito ad eventuali appoggi mafiosi in favore di esponenti politici
devo premettere che io sono sempre stato collegato per adesione
personale al partito politico di Alleanza Nazionale e pertanto,
il mio impegno politico è stato sempre orientato in favore del predetto
partito, a prescindere da qualunque altra implicazione o pressione,
comprese quelle provenienti da “Cosa nostra”; mio referente personale è
stato negli ultimi anni l’onorevole Peppe Infurna di Favara con il quale ho stabilito
rapporti personali oltrecchè politici e che ho sempre appoggiato esclusivamente
per convinzione personale e di adesione di partito. In generale per quel che
so, Alleanza Nazionale, per le sue derivazioni fasciste e per le azioni di contrasto
alla mafia durante il periodo fascista, non è partito particolarmente gradito agli
esponenti mafiosi. Fatta questa premessa, devo precisare che con Giuseppe
Falsone non ho mai affrontato in generale argomenti di natura politica, atteso che
egli sapeva del mio personale impegno politico in A.N. ed anzi, egli mi invitava
in più occasioni a candidarmi così potendo contare un pieno appoggio da “Cosa
nostra” in favore, a suo modo di vedere, direttamente di un soggetto, come me,
appartenente a “Cosa nostra”. Le uniche indicazioni che ho ricevuto per appoggiare
singoli candidati a varie elezioni sono: in occasione delle elezioni provinciali
di qualche anno fa, Giancarlo Buggea mi invitò a votare e a far votare tale omissis,
candidato dell’Udc, che in effetti venne poi eletto…..; mi disse anche che
omissis in quella tornata elettorale era stato raccomandato da Falsone, che io
ancora non frequentavo pur avendo avuto incontri con Carmelo Vellini per la
ricostituzione della famiglia mafiosa di Naro; io non votai per omissis né mi sono
impegnato per farlo votare, convinto anche della circostanza che il predetto quale
esponente dell’Udc godeva in Naro di un buon bacino elettorale; non ho notizie
di eventuali contributi forniti da omissis in favore dell’organizzazione mafiosa
“Cosa nostra”, oltre quanto già riferito in precedente verbale in occasione della
vicenda relativa alla società denominata Rotonda dei Pini; in occasione delle ultime
elezioni nazionali, avvenute nell’anno 2008, circa due settimane prima del mio
arresto, ho ricevuto da Franco Capizzi di Ribera, per il tramite di Gerlando
Morreale, alcuni volantini di un candidato, di cui non ricordo il
cognome, che mi vennero sequestrati in occasione del mio arresto; si
trattava di un candidato appoggiato dai Capizzi e del quale non mi
interessai, atteso che qualche anno prima (per le elezioni nazionali dell’anno
2006) io, a titolo personale, indicai ai Capizzi la candidatura di
Infurna senza ricevere da loro un impegno; ho accompagnato personalmente
Falsone ad un incontro con il sindaco di Castrofilippo, percome riferito in precedenti verbali e seppi da Falsone che il predetto
ricevette una somma di denaro pari a circa € 75.000,00 quale tangente
per la realizzazione del Centro Commerciale; in occasione dei commenti
fattimi da Falsone sul conto del sindaco di Castrofilippo ed in
particolare, sulla tangente consegnata, il latitante fece una battuta
riguardante omissis che so essere - per avermelo riferito lo stesso
Vaccaro - da sempre molto vicino a Antonio Vaccaro di Favara,
esponente mafioso di quel centro; la battuta di Falsone aveva ad oggetto il versamento
di altra tangente - ma non seppi altri specifici riferimenti né feci domande
di approfondimento - pari a circa € 300.000,00 direttamente in favore di omissis;
l’esponente mafioso Imbornone di Lucca Sicula mi ha riferito di essere molto
vicino all’onorevole omissis tanto che in occasione di alcune campagne elettorali
gli ha prestato la sua abitazione di Lucca Sicula da utilizzare quale sede elettorale.
Il mio impegno politico si è limitato alla nomina di consigliere comunale diNaro ed è durato circa due anni; in questo periodo, io non ero ancora vicino a
Falsone né conoscevo quali mafiosi, Giancarlo Buggea ed altri che ho indicato
quali esponenti mafiosi; la mia attività si è concretizzata solo a livello locale e non
ho avuto interesse e/o occasioni per estendere, oltre Naro, il mio impegno politico.
In Consiglio comunale, tra le altre attività, mi sono battuto per lungo tempo
per la realizzazione ed approvazione del Piano regolatore di Naro, da molti anni
affidato all’ing. Rizzo e all’arch. Guadagnino, senza alcun esito.
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