giovedì 6 ottobre 2011

Droga. Maxioperazione "Isola di Dino" eseguite 35 ordinanze cautelari

Droga e armi; l'attività di spaccio di stupefacenti nell'alto Tirreno cosentino è stata smantellata dall'operazione dei carabinieri di Cosenza


Una maxi-operazione antidroga è scattata questa mattina all'alba, e ha visto impegati circa 400 carabinieri del comando provinciale di Cosenza in diverse regioni per smantellare un’organizzazione di spacciatori attiva nell’alto Tirreno cosentino. L'operazione è stata denominata 'Isola di Dino' ed ha portato all'esecuzione di 35 ordinanze cautelari emesse dal gip del tribunale di Paola. Il blitz dei carabinieri ha interessato le province di Cosenza, Prato, Siena, Chieti, Napoli, Salerno, Potenza, Palermo e Enna. Sequestrati due chili di droga e armi.

Secondo gli investigatori, l'organizzazione smantellata questa mattina, avrebbe forti legami con affiliati a clan camorristici del napoletano. Le indagini hanno permesso anche di rintracciare i canali di provenienza della droga. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi e munizioni.

I provvedimenti del gip del Tribunale di Paola sono stati emessi sulla base delle indagini avviate nel settembre del 2008 dai carabinieri della Compagnia di Scalea e che hanno già portato, in passato, all’arresto di 15 persone ed al sequestro di due chili di sostanza stupefacente.

Le 35 ordinanze cautelari, sono state eseguite tutte, e di queste, 21 in carcere e 14 agli arresti domiciliari. Secondo le indagini, era la camorra a foraggiare di stupefacenti il gruppo criminale; la presunta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti infatti, è legata ad alcuni tra i più potenti clan camorristici del napoletano, come quello dei Mazzarella, dei Mariano, dei Vollaro e degli Arlistico. Poi l'organizzazione smerciava la droga nell’area dell’alto Tirreno cosentino, Belvedere Marittimo a Tortora. Sottolineato il ruolo di cuscinetto tra 'ndrangheta e camorra operato dalla criminalità dell’alto Tirreno. Sono durate tre anni le indagini che hanno portato all'operazione «Isola di Dino», dal nome dell’isolotto posto di fronte alla cittadina calabrese di Praia a Mare, nella quale sono stati fatti molti degli arresti. Gli arrestati, tra cui anche quattro donne, sono accusati, a vario titolo, di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi e munizioni e anche favoreggiamento nei confronti di latitanti.

Nessun commento:

Posta un commento