lunedì 3 ottobre 2011

Barletta, crolla una palazzina un morto e quattro dispersi

Nelle macerie della casa trovato il cadavere di una 14enne. Salvate 7 persone La rabbia dei residenti:  «Tragedia annunciata»



BARLETTA
Una vecchia casa di tre piani è crollata nel centro storico di Barletta nella tarda mattinata. Pesante il bilancio: tra le macerie è stato estratto il cadavere di Maria Cinquepalmi, 14 anni, figlia dei coniugi proprietari di un laboratorio tessile presente nell'edificio, mentre ci sono ancora quattro dispersi. «Sono tutte donne, due di loro hanno dato segni di vita comunicando con i soccorritori», fa sapere il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che ha appena lasciato il luogo del crollo. Altre 7 persone sono rimaste ferite: una è riuscita a liberarsi da sola, le altre 6 sono state soccorse e sono ora in ospedale. Tra di loro c'è anche una donna al quinto mese di gravidanza.

Il crollo è avvenuto in una zona centrale della città e avrebbe provocato anche la rottura di tubature del gas. Per questo, e per scongiurare rischi a causa di eventuali altri crolli la strada è stata evacuata. Non è chiaro se le macerie abbiano travolto passanti ed eventuali auto in transito. Sul posto sono al lavoro personale del 118, vigili del fuoco, polizia e carabinieri. «Stiamo scavando con le mani, per non procurare danni alle persone che si troverebbero sotto le macerie» ha reso noto il prefetto Carlo Sessa.

Alle operazioni stanno collaborando anche decine e decine di volontari che hanno creato un cordone per il passaggio dei calcinacci. Intanto si è anche appreso che il procuratore e il prefetto, insieme con i tecnici dell’Eni, hanno deciso di allargare l’area di protezione per poter chiudere definitivamente le condutture del gas. L'Italgas, «esclude» tuttavia che la causa del crollo sia dovuto «ad una fuga di gas».

«Commuove davvero lo slancio dei cittadini e la solidarietà dei barlettani che volontariamente
hanno deciso di aiutare le persone coinvolte nel crollo» afferma il questore di Bari, Domenico Pinzello, che è sul posto. «Ora però - ha aggiunto parlando con i giornalisti - con l’arrivo dei militari dell’Esercito daremo loro il cambio anche perchè i militari e gli operatori della Protezione civile sono formati per questo tipo di soccorsi e di operazioni».

Intanto in un edificio che si trova in piazza Aldo Moro, a poca distanza dal luogo dove si è
verificato il crollo, una delle stanze che occupano uffici comunali è stata adibita a base logistica per i soccorsi. I rappresentanti delle istituzioni sono invece sul posto, a stretto contatto con i soccorritori. Tra i presenti, anche l’assessore regionale alla Protezione civile, Fabiano Amati,

l’assessore regionale alle Risorse umane, Maria Campese, che è di Barletta, e il presidente della Provincia Bat, Francesco Ventola.

La rabbia dei residenti
Il palazzo era instabile. Il crollo quasi prevedibile. Mentre proseguono le operazioni di soccorso di vigili, volontari e militari dell'esercito che stanno scavando con le mani e a torso nudo sotto le macerie, scoppia la rabbia dei residenti. A maggio di quest'anno alcune profonde lesioni avevano messo in allarme gli inquilini del palazzo in via Roma, che risale agli anni '60, e gli altri residenti della zona. Tanto che più volte avevano chiesto l'intervento dell'ufficio tecnico del Comune per avviare lavori di consolidamento. I vigili del fuoco di Barletta appena cinque mesi fa erano intervenuti per rimuovere una parte della muratura al primo piano, perché in condizioni precarie. La zona, poi, fu transennata a scopo precauzionale con la conseguente chiusura al traffico della strada.

Venerdì scorso - inoltre - i proprietari della palazzina avevano fatto richiesta ai Vigili urbani di un sopralluogo, ritenendo che l’edificio mostrasse cedimenti nella staticità. Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Barletta Francesco Gianperrini. Poche ora più tardi i tecnici del comune e i vigili del fuoco hanno poi svolto il sopralluogo comunicando poi agli interessati che era necessaria una verifica tecnica più approfondita e una messa in sicurezza dell’immobile le cui operazioni, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbero dovute avvenire nella giornata di oggi.

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