martedì 12 luglio 2011

Afghanistan, morto militare italiano Era il suo ultimo giorno di missione

Ucciso oggi dall'esplosione di un ordigno rudimentale nell'area di Bakwa durante un'attività di ricognizione. Aveva 28 anni. Cordoglio di La Russa

Roma
Un militare italiano è morto oggi in Afghanistan in seguito all’esplosione di un ordigno. Il fatto è avvenuto a Bakwa, nella parte meridionale del settore ovest, tutto a comando italiano. La vittima è un caporal maggiore dell'Ottavo reggimento Genio Folgore di stanza a Legnago: si chiamava Roberto Marchini, aveva 28 anni ed era originario della provincia di Viterbo. E' la quarantesima vittima italiana dall'inizio della missione militare, nel 2004.

Marchini era al suo ultimo giorno di missione e al suo ultimo servizio in Afghanistan. Una volta rientrato dal servizio che stava svolgendo sarebbe dovuto partire per l’Italia. Era alla terza missione all’estero. Figlio di un artigiano e di una casalinga, Marchini ha una sorella, che lavora come infermiera in una clinica di Tivoli (Roma). Dalla sua abitazione è uscito in lacrime il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi: «Lo conoscevo - ha detto - e conosco bene tutta la sua famiglia. È brava gente, semplice. Per tutto il paese è un giorno tristissimo, di lutto e di dolore».

A uccidere Marchini è stato ancora una volta un ordigno esplosivo improvvisato, il famigerato "Ied" che tante vittime ha fatto da quando sono iniziate le operazioni militari in Afghanistan. Al momento della tragedia, il geniere-paracadutista era impegnato in un'attività di ricognizione congiunta con personale afgano. Era appena sceso da un mezzo per bonificare la strada da cui sarebbe dovuto passare un convoglio. L'esplosione lo ha colto di sorpresa a circa tre chilometri a ovest della Forward Operating Base "Lavaredo" nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah, non lontano dal luogo in cui il 2 luglio scorso aveva perso la vota il caporal maggiore scelto Tuccillo. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha espresso il suo profondo cordoglio.

Pochi giorni fa, il 2 luglio, un'altra bomba, anche in questo caso un ordigno rudimentale, è esplosa al passaggio di un convoglio militare, e un altro soldato italiano è stato ucciso in Afghanistan: il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, 29 anni. Il Governo ha confermato la tempistica di un «graduale ritiro a partire dalla fine dell’anno, da completare entro la fine del 2014», quando degli attuali 4.200 militari - il numero più alto mai raggiunto - dovrebbe restare solo un piccolo contingente, con esclusivi compiti di addestramento delle forze di sicurezza locali.

Ieri il presidente francese, Nicolas Sarkozy, è arrivato a Kabul per una visita a sorpresa e ha confermato il ritiro di mille uomini entro la fine del 2012. «È necessario mettere fine alla guerra», ha detto. «Non si è mai posta la questione di tenere indefinitamente le truppe in Afghanistan». La Francia ha schierato 4mila uomini nel tormentato Paese, la gran parte nel distretto di Sarobi e nella provincia nord-orientale di Kapisa.

Nessun commento:

Posta un commento