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giovedì 28 luglio 2011
Arrestate 3 educatrici Denuncia anonima: «Maltrattano i bimbi»
RODI GARGANICO (FOGGIA), – Umiliazioni morali, maltrattamenti, punizioni con schiaffi, ingiurie e offese. Avrebbe dovuto essere una casa accogliente per ritrovare un pò di serenità per bambini già provati da storie difficili, e invece si è trasformato in un ulteriore luogo di violenza e disagio un centro di recupero di Rodi Garganico, il Melograno. La polizia ha arrestato tre educatrici responsabili, secondo l’accusa, di maltrattamento di minori affidati alle loro cure, di sequestro di persona, lesioni aggravate per aver agito per motivi futili, crudeli ed abbietti.
“Questa operazione non ha un nome – ha detto il procuratore della Repubblica di Lucera, Domenico Seccia – però se dovessi darne uno, la chiamerei 'Figli di un dio minorè, perchè i fatti che si sono verificati contro bambini disagiati, ospitati in una comunità di recupero passano dalla sofferenza fisica a quella psicologica”. Le educatrici arrestate (ai domiciliari) sono Antonia Silvestri, di 54 anni di Vieste, direttrice, Anna Maria Tozzi, 50 anni di Ischitella, coordinatrice e Antonietta Silvestri, 31 anni di Foggia, nipote della direttrice ed educatrice.
Secondo gli investigatori, le vessazioni contro i bambini, che hanno tra i quattro e i sette anni, erano varie e crudeli: venivano presi a schiaffi e picchiati sulle mani anche con un cucchiaio di legno, sarebbero stati costretti in qualche caso, dopo aver vomitato, a mangiare la pasta col loro stesso vomito. Ad un bambino che si era fatto la pipì addosso – secondo l'accusa – per punizione sarebbe stata infilata la testa nel water.
Il pm che ha coordinato le indagini, Mara Flaiani, ha riferito “che sono state diverse le persone, oltre alle giovanissime vittime, ad aver riferito quello che succedeva ai danni dei bambini. Persone che hanno assistito personalmente e che quindi sono degne di fede”.
I fatti si riferiscono ad un periodo compreso tra luglio 2009 e febbraio 2011. I minori sono stati ascoltati, hanno confermato i maltrattamenti subiti e riferito anche di una bambina, fatta girare nuda tra i ragazzi mentre piangeva. Mentre venivano ascoltati dal pm alla presenza del giudice del Tribunale per i minorenni di Bari, piangevano ed erano visibilmente terrorizzati all’idea che la direttrice venisse a sapere del loro racconto.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Lucera Ida Moretti che ha concesso i domiciliari: decisione, questa, che è stata contestata dal procuratore vista la gravità di quanto emerso.
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