CATANIA - Il notaio Vincenzo Ciancico è stato arrestato dalla guardia di finanza a Catania per falso in atto pubblico, peculato e truffa aggravata. I militari del comando provinciale etneo hanno notificato stamane al professionista, che ha ricoperto in passato l'incarico di presidente dell'Ordine, il provvedimento, emesso dal gip Laura Benanti, di arresti domiciliari e inoltre hanno sequestrato beni per oltre 500.000 euro a lui riconducibili.
Secondo l'accusa il professionista avrebbe stipulato gli atti, facendosi consegnare le somme per le imposte dovute (registro, ipotecarie e catastali) e, invece di trasmettere all'agenzia delle entrate l'atto originale sottoscritto dai clienti, ne avrebbe inviato uno falso, da lui stesso predisposto, inserendovi una falsa clausola con la quale il professionista autoliquidava le imposte secondo un regime fiscale agevolato, nella maggior parte dei casi non spettante ai contraenti.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Tiziana Laudani, sono durate oltre un anno. La differenza tra le imposte calcolate sull'atto originale e quelle dovute in base all'atto falso sarebbe finita nelle tasche del notaio, che avrebbe utilizzato a tal fine un conto corrente personale cointestato con la moglie, piuttosto che utilizzare il conto corrente appositamente acceso per l'attività professionale espletata.
Durante le indagini i militari hanno confrontato i documenti acquisiti presso l'archivio notarile di Catania, l'agenzia delle entrate, gli atti in possesso dei vari clienti e gli accertamenti bancari sui conti del professionista. Sono anche stati ascoltati numerosi clienti del professionista, che hanno confermato l'ipotesi investigativa. I militari continuano a indagare su altri 40 contratti che sembrerebbero non essere stati mai registrati dal notaio, ed in relazione ai quali sarebbero anche stati apposti falsi numeri di repertorio.
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