La medesima e monotona risposta in uscita è: "Non possumus". Bene! Stiamo freshi, ora comprendo perché hanno inventato le chiese, pregando si può fare quello che si vuole: s'entra sporchi e s'esce puliti; insomma è lo stesso meccanismo di quello splendido elettrodomestico chiamato lavatrice solo che le chiese puliscono centrifugando la coscienza, ma è proprio così?, mi sembra troppo facile.
Il dubbio è sorto e non tramonta fino a quando non vede uscire fuori il sole dalle ombre della discrezionalità, quella discrezionalità che l'amministrazione pubblica usa regolarmente e che dovrebbe spiegare(ci) in base a quale motivazioni l'ha usata per assicurarsi che non vi siano stati abusi di disciplina o ignobili abusi di potere.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Già, ma se anche i signori sindaci mettono in atto comportamenti ambivalenti, allora cosa dobbiamo fare?, devono sicuramente avere i loro motivi per tutti questi slittamenti (ora sì, ora no, forse), probabilmente legati alla loro posizione al'interno della struttura pubblica. Tutte queste persone, amministrano il nostro territorio e, in teoria, sarebbero (sono) i nostri dipendenti ma in pratica fanno quello che gli pare e questo lo dimostrano quotidianamente attraverso certi comportamenti di iattanza e a me spiace che siano meco superbi e l'uomo ha il dovere di non rassegnarsi perocché la dignità sua sta in vergognare delle male azioni; Taylor, antesignano dell'organizzazione scientifica del lavoro, ripeteva spesso ai suoi uomini: voi non dovete pensare, ci sono persone pagate per farlo. Io non sono pagata per pensare ma lo faccio ugualmente perché mi piace farlo e perché mi procura maggior soddisfazione rispetto a tanti pezzi di carta che in base al colore e alla grandezza è stato attribuito loro un valore; perché?, perocché il denaro ha un valore e le persone? Sono le persone che attribuiscono un valore alle cose non le cose alle persone in base al criterio dell'intelletto. Forse da quando l'uomo ha imparato ad amare il superfluo ha dimenticato i suoi bisogni essenziali, forse, da quel momento in poi, si è perso. La sottomissione incondizionata porta al macello vieppiù la storia lo insegna. Il potere deve essere regolato e controllato altrimenti diventa totale e onnicomprensivo, libero e indipendente, esclusivo e illimitato. Questo non deve accadere, non più e mi sento di rampognarlo in guisa indefettibile.
NOME: POLITICA COGNOME: MAFIE
in principio fu e in fine è.
Monica Vaccari
Bell'articolo Monica...ti seguo sempre.
RispondiEliminaCiao!