Il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 15 milioni di euro compiuto nei confronti di cinque persone accusate di essere prestanome delle cosche della 'ndrangheta operanti in città, ed in particolare della cosca capeggiata da Pasquale Condello, detto «il supremo»
Operazione congiunta questa mattina dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, per l'esecuzione di un decreto d'urgenza, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, per il sequestro preventivo di 4 imprese, 4 punti vendita di ottica, un immobile e numerosi conti correnti per un valore di oltre 15 milioni di euro.
Il provvedimento è stato emesso nei confronti di cinque persone, che secondo gli inquirenti sarebbero prestanome della cosca capeggiata da Pasquale Condello, detto «il supremo», una delle più potenti della Calabria. Nei confronti dei 5, è stata notificata anche un'informazione di garanzia. Le indagini, succesivamente convalidate dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice, hanno consentito di accertare che le società e gli esercizi commerciali si sono avvalsi nel tempo dell'interesse delle cosche reggine per assicurarsi immediati incrementi delle vendite che hanno fruttato ingenti guadagni.
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