La Dia ha messo i sigilli a 13 auto, disponibilità bancarie e finanziarie e 145 tra ville e appartamenti
PALERMO. Secondo gli inquirenti sarebbe "socialmente pericoloso" per i suoi precedenti di riciclatore di denaro illecito e per il suo inserimento negli organigrammi mafiosi: per questo la Dia ha sequestrato tutto il patrimonio dell'imprenditore palermitano Francesco Civello, 76 anni, ritenuto prestanome e socio del costruttore mafioso Francesco Zummo. Secondo gli investigatori, infatti, il vero dominus della attività imprenditoriale di Civello sarebbe stato Zummo che ne avrebbe influenzato scelte e indirizzi. Al costruttore, a cui sono stati sequestrati beni per oltre 200 milioni di euro, e a Zummo, viene contestato anche di avere occultato parte del tesoro dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino. Zummo ha accompagnato due volte in Canada i figli dell'ex sindaco, assistendoli nell'acquisto di immobili attraverso l'intermediazione della mafia canadese. La Dia ha sequestrato a Civello 13 auto, disponibilità bancarie e finanziarie e 145 tra ville e appartamenti
Mafia, intestazione beni boss: indagato Mineo
La Dia di Palermo sta perquisento lo studio all'Assemblea regionale e le due abitazioni del deputato regionale, membro di Forza Sud
PALERMO. La Dia di Palerno, coordinata dal pm della Dda Piero Padova, sta perquisendo lo studio all'Assemblea regionale siciliana e le due abitazioni del deputato regionale Franco Mineo, indagato di intestazione fittizia di beni. Mineo è stato eletto nel Pdl e poi è passato al gruppo del Pdl-Sicilia e quindi a Forza del Sud, formazioni che fanno capo al sottosegretario Gianfranco Micciché. Secondo gli inquirenti Mineo sarebbe un prestanome di Angelo Galatolo, esponente della famiglia mafiosa dei Galatolo dell'Acquasanta, a Palermo, e cugino del boss che porta il suo stesso nome. A Mineo, secondo gli investigatori, sarebbero intestati diversi beni riconducibili al clan. La perquisizione ha riguardato l'ufficio di palazzo dei Normanni, una villa e un appartamento del deputato in via Corradino.
Emergenza rifiuti: l'immondizia blocca una strada a Palermo
In via Maccionello, una parallela di viale Regione Siciliana, vicino al Cervello, una lunga striscia di spazzatura impedisce il passaggio delle auto
PALERMO. Nella città piena di discariche, una strada è bloccata dall'immondizia. In via Maccionello, vicino all'ospedale Cervello, una lunga striscia di spazzatura impedisce il passaggio delle auto. Gli automobilisti urtano contro mobili e elettrodomestici abbandonati o sbandano per evitarli. Motociclisti che rischiano di finire per terra per i liquami prodotti dai rifiuti organici. Le discariche abusive che si formano dappertutto, anche vicino le case, costituendo un notevole rischio sanitario per chi ci abita. E i cittadini non ce la fanno più, lamentandosi per il grave disagio. Ulteriori approfondimenti nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, 14 ottobre 2010
Spari a Palermo, un uomo è grave
Amedeo Marrone, 26 anni ed ha precedenti per furto e spaccio di droga. E' accaduto nei pressi dell'ospedale Civico. Una decina di bossoli per terra.
Palermo. Un uomo è stato ferito al torace con colpi di pistola in via Tricomi, nei pressi dell'ospedale Civico. E' stato trasportato al Pronto soccorso. Le sue condizioni sono gravi. Per terra sono stati trovati una decina di bossoli. E' intervenuta la polizia.
La vittima si chiama Amedeo Marrone, 26 anni ed ha precedenti per furto e spaccio di droga. Il giovane è stato operato dai chirurghi del nosocomio palermitano. Una delle pallottole lo ha colpito alla milza. La prognosi è riservata. Dopo l'intervento, Marrone sarà ricoverato nel reparto di rianimazione del Civico.
Rifiuti, incendiato tir diretto a Terzigno Bancarotta da 600 milioni per i Comuni
NAPOLI (14 settembre) - Un camion della nettezza urbana che si apprestava a scaricare i rifiuti nella discarica di Terzigno è stato bloccato da due sconosciuti, che poi hanno dato fuoco all'automezzo. È accaduto poco prima delle 11 nei pressi della discarica.
I due - secondo la ricostruzione della polizia - si sono avvicinati al camion, che era fermo in attesa di sversare i rifiuti - ed hanno obbligato l'autista a scendere dal mezzo ed a consegnare le chiavi. Poi hanno dato fuoco al mezzo. Le fiamme, che sono state spente dai vigili del fuoco, hanno danneggiato la cabina di guida.
Sedici annidi emergenza rifiuti, una totale bancarotta. C’è il miliardo e 200 milioni che si rischia di pagare per i contenziosi accumulati dai commissariati.
E ammonta a 600 milioni il debito complessivo dei Comuni verso la struttura stralcio e i consorzi di bacino. I quali, a loro volta, devono ai creditori 400 e 120 milioni. L’assessore regionale Giovanni Romano: «Bisogna sbloccare la situazione».
Si potrebbero utilizzare la deroga al patto di stabilità o l’accesso ai mutui per gli enti locali. Ed è pressing della Regione sul governo per 150 milioni di euro per far decollare la differenziata. Si attende la decisione di Tremonti sulle compensazioni ambientali che permetterebbero a Berlusconi di tornare in Campania con qualcosa da offrire in cambio delle discariche. E partono i lavori per il termovalorizzatore.
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