sarà sicuramente al corrente di quanto accaduto oggi. Le testate locali hanno pubblicato una fotografia di quella che una volta era Piazza Trento (io abitavo proprio lì 17 anni fa, ricorda?) e che oggi ‘sarebbe’ Piazza Alfano: sulla pavimentazione campeggiava la disgustosa scritta ‘Viva la mafia’.
Questa notizia mi ha addolorata non solo come figlia di una vittima innocente della mafia (per l’esattezza di quella vittima cui la piazza in questione è stata intitolata) ma anche come persona che a Barcellona Pozzo di Gotto ha vissuto la propria giovinezza, e come donna che da anni si batte per quella città, nonostante questo sia stato spesso travisato e trasformato all’occorrenza in una ondata di fango da chi teme le verità che racconto sulle collusioni tra la mafia e le istituzioni locali.
L’aspetto che più offende me, la mia famiglia e la memoria di mio padre, però, mi permetta di dirlo, è la Sua indifferenza. Da giorni quella scritta era stata impressa sulla pavimentazione della piazza, e credo sia normale chiedersi per quale motivo l’amministrazione comunale, da Lei guidata, non sia intervenuta per rimuoverla. Questa mattina sono andati i miei familiari a cancellare quell’oltraggio tremendo; oltraggio nei confronti del cronista Beppe Alfano e dei suoi familiari, certo, ma anche nei confronti di tutti i cittadini onesti di Barcellona Pozzo di Gotto.
Devo dirle ciò che penso perchè l'ipocrisia è un sentimento che sconosco. Lei, non solo non ha fatto il Suo dovere in questa precisa occasione cancellando la scritta come avrebbe fatto qualunque sindaco che ami la propria città, ma ha anche 'dimenticato' di far apporre la targa commemorativa in piazza, mentre tutte le atre nuove vie e piazze sono state dotate delle relative targhe. Non vuole che quella piazza produca veramente memoria? Questi atteggiamenti mi sembrano perfettamente in linea con quello di chi ha scritto 'Viva la mafia', purtroppo.
Solo due persone, almeno fino a questo momento, non hanno esitato a esprimere la propria solidarietà nei confronti della mia famiglia: Beppe Lumia ed Antonio Di Pietro. E' indicativo, non crede?
Con profonda indignazione,
Sonia Alfano
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