Dai controlli effettuati su un campione di 3 mila soggetti è emerso che molti di essi solo apparentemente erano in possesso dei requisiti previsti
La Guardia di Finanza di Scalea ha segnalato alla Procura della Repubblica di Paola 174 persone per aver indebitamente intascato assegni sociali Inps per un valore complessivo di circa 5 milioni di Euro. La maxi truffa ai danni dell’Ente Previdenziale è stata scoperta nell’ambito di un’indagine avviata dalla Tenenza della Guardia di Finanza nel 2009, a seguito di una richiesta di collaborazione inoltrata dalla sede Inps di Scalea.
Le attività investigative sono state incentrate sulla verifica dei requisiti che bisogna possedere per ottenere l’assegno sociale, che l’Inps eroga in via assistenziale a cittadini che versano in condizioni economicamente disagiate e per la cui erogazione non servono contributi versati: basta aver compiuto 65 anni ed essere residenti stabilmente in Italia.
Dai controlli effettuati su un campione di 3 mila soggetti - segnalati dall’Inps di Scalea in relazione a presunte anomalie nella riscossione – è emerso che molti di essi solo apparentemente erano in possesso dei requisiti previsti: ben 174 beneficiari di assegno sociale sono risultati, infatti, fittiziamente residenti in Italia, mentre continuavano a permanere stabilmente all’estero dove vivevano ormai da tempo. Per ottenere la provvidenza assistenziale bastava poco: una volta tornati in Italia dai Paesi dell’America Latina o dagli Usa, gli emigranti sono rimasti sul territorio nazionale il tempo necessario per acquisire la residenza, aprire un conto bancario o un libretto postale e presentare richiesta all’Inps necessaria per ottenere il beneficio. Espletate le formalità e conseguito lo scopo, i falsi residenti sono tornati nuovamente all’estero, nei Paesi di effettiva residenza.
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