giovedì 14 aprile 2011

Estorsioni ad imprenditori in crisi,sgominata la "Gomorra" di Padova

Un società di recupero crediti "strozzava" le aziende del Nord impossessandosene: 29 arresti

PADOVA
Una vasta operazione dei carabinieri è in corso da questa mattina in varie regioni italiane ed è coordinata dalla Direzione investigativa antimafia di Venezia e di Padova. Dopo lunghe indagini, in cui sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche, i carabinieri di Padova hanno arrestato 29 persone che facevano parte di un’articolata organizzazione di stampo mafioso legata al clan camorristico dei Casalesi. Circa 300 militari sono impegnati in Veneto, Lombardia, Sardegna, Campania, Puglia per eseguire i 29 arresti e procedere a numerose perquisizioni legate all’attività investigativa.

L’organizzazione si occupava prevalentemente di usura ed estorsioni, oltre intermediazioni finanziarie fasulle che avevano coinvolto un centinaio di imprenditori in difficoltà soprattutto nel Nord Est dell’Italia. Gli investigatori hanno accertato il coinvolgimento di almeno 100 società. Sono stati scoperti due sequestri di persona per estorsione e una sessantina di episodi di usura. Secondo quanto ricostruito, gli imprenditori in difficoltà che avevano chiesto prestiti ingenti di denaro venivano contattati da una società di recupero crediti che aveva sede a Padova e che si occupava della riscossione del denaro dovuto.

A capo di questa società c’era Mario Crisci, considerato l’organizzatore di tutto il traffico. Molto spesso gli imprenditori non riuscivano a pagare, sottoposti a usura con interessi fino al 180%. Venivano ripetutamente minacciati, a volte picchiati in vere e proprie spedizioni punitive, e quindi si vedevano costretti a cedere la loro attività che andava a finire nelle mani dei criminali, i quali poi procedevano ad una serie di intermediazioni finanziarie basate su società fasulle per evadere il fisco. Gli stessi imprenditori venivano costretti a pagare con un sistema semplice ma ingegnoso, che è quello delle carte Poste Pay che venivano ricaricate forzatamente dai debitori sottoposti continuamente a minacce e maltrattamenti.

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