Gli stupefacenti acquistati a Cosenza venivano portati nei paesi. Le indagini sono partite da una denuncia. I carabinieri arrestano 12 persone che rifornivano il Savuto e la Presila cosentina
In carcere sono finiti Pasquale Bruni, 33 anni di Cosenza; Valentino De Francesco 22 anni di Trenta; Luigi Cozza, 33 anni di Cosenza; Massimo Sirangelo 35 anni di Pedace; Angelo Altomare, 21 anni di Rogliano; Domenico Falbo 24 anni di Rogliano e Massimo Benvenuto, 33 anni di Cosenza. Agli arresti domiciliari, invece, Fortunato Scavelli, 34 anni di Pedace; Francesco Lucanto, 25 anni di Pedace; Salvatore Pati, 20 anni, di Cosenza; Giovanni Donato, 21 anni di Cosenza e Francesco Mantuano, 22 anni di Rogliano.
Una sesta persona, destinataria di una ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, inoltre, non è stata trovata presso il proprio domicilio e risulta al momento irreperibile.
Il gip del Tribunale di Cosenza ha infine disposto l’obbligo di dimora per Antonio Greco di Spezzano Sila, di 22 anni e per Francesco Falbo, 22 anni di Marzi. Le indagini sono partite nell’aprile del 2008 da una denuncia di un “cliente” di Pedace, un consumatore di droga che non era più in grado di saldare i debiti al suo fornitore e che per questo è stato minacciato con una pistola. E proprio nei confronti dei tre presunti aggressori (Cozza, Bruni e Scavelli) si configurerebbe l’ipotesi di reato di estorsione. Un altro degli indagati deve rispondere anche di evasione dai domiciliari.
Il giovane che ha denunciato i fatti doveva al gruppo criminale 1.100 euro
Il gruppo degli arrestati, secondo gli investigatori dell’Arma, avrebbe acquistato hashish, marijuana e cocaina, nel centro di Cosenza, per rifornire i propri paesi. I carabinieri di Rogliano, guidati dal comandante Mariano Giordano, coordinati dal pubblico ministero Francesco Giuseppe Cozzolino, in tre anni di indagini hanno documentato circa cento episodi di cessione di stupefacenti. Il gruppo degli arrestati, secondo gli investigatori dell’Arma, si sarebbe rifornito di hashish, marijuana e cocaina, nel centro di Cosenza, per rifornire i propri paesi. In particolare gli stupefacenti acquistati nella città dei Bruzi sarebbero finiti a Rogliano, Spezzano Sila, Pedace, Casole Bruzio e Celico.
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