Mentivano sulla proprietà dei veicoli, per avere polizze assicurative più vantaggiose. I principali promotori della presunta truffa sarebbero Carmine Vito Brigante, agente della Compagnia Assicurativa Navale di Lagonegro e Giuseppe Esposito, amministratore della Car Club Sc, una concessionaria d’auto con sede a Venafro, provincia Isernia. Ma non solo i soli agenti coinvolti, tra le altre compagnie d’assicurazione vi sono l’Aurora S.p.A di Nogara, la Compagnia Assicurativa Duomo Unione di Polla e la Compagnia assicurativa Winassicura di Potenza, nonché la concessionaria International Car Motion di Nemoli.
I fatti risalgono agli anni 2006-2007. I legali dei 212 indagati, ieri mattina, si sono presentati per la prima volta davanti al gup del Tribunale di Potenza, Luigi Spina, per l’udienza preliminare, subito rinviata. La truffa consisteva nel barare sulla proprietà del veicolo. E sarebbe stata ordita ad arte. I presunti truffatori allegavano alla documentazione «una falsa attestazione di proprietà del veicolo indicando falsamente quale intestatario dello stesso La Car Club Srl di Venafro», si legge in uno dei capi d’imputazione. Le auto di chi voleva stipulare una polizza assicurativa risultavano intestate alla Car Club Srl, che ha sede in Molise, o alla Internatonal Car Motion, con sede a Nemoli, in Basilicata. Perché le tariffe delle polizze assicurative, sia in Molise che in Basilicata, sono più basse che in Campania, regione di residenza della maggior parte degli indagati che, secondo l’accusa, rappresentata dal pm Sergio Marotta, si sarebbero prestati alla truffa.
di VITTORIA SMALDONE
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