martedì 12 aprile 2011

Sinopoli, scoperto arsenale di armi due persone in manette

Le due persone sono sospettate di fare parte della cosca della 'ndrangheta degli Alvaro. Sequestrato un piccolo arsenale di armi clandestine e munizioni, e anche droga
 
Due persone sono state arrestate questa mattina dagli agenti del commissariato di Palmi, nel Reggino. Sono Nicola Alvaro, 29 anni, e Giuseppe Vitalone, 24, entrambi di Sinopoli, piccolo centro aspromontano della provincia di Reggio Calabria. I due sono accusati di concorso in detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento; concorso in detenzione illegale di un imprecisato, ma ingente, quantitativo di sostanza stupefacente, in particolare cocaina e cannabis.


I particolari dell’operazione sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta in procura a Palmi da procuratore capo Giuseppe Creazzo e dal dirigente del commissariato locale, il vicequestore Diego Trotta. L’indagine che ha portato in carcere i due sinopolesi trae origine da un arresto compiuto dalla polizia nel dicembre scorso quanto gli agenti sorpresero Rocco Alvaro, di 35 anni, con un’auto piena di armi e munizione. Dopo quell'arresto la polizia continuò le indagini, nella convinzione (rivelatasi fondata) che in quella vicenda fossero coinvolte altre persone.

E dopo quattro mesi esatti gli agenti coordinati da Trotta sono arrivati a individuare Nicola Alvaro e Giuseppe Vitalone (rispettivamente fratello e cognato di Rocco) corresponsabili del reato di detenzione illegale di armi clandestine aggiungendo, a questo capo d’accusa, anche quello di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ai tre soggetti non viene contestato l'aggravante mafiosa, nonostante Rocco Alvaro sia considerato dagli inquirenti gravitante nella 'ndrina degli Alvaro, i cosiddetti «Pajechi», operanti nei locali di Sinopoli e Sant'Eufemia d’Aspromonte.

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