venerdì 8 aprile 2011

Butera: timbravano il cartellino al Comune poi uscivano a sbrigare le proprie faccende

GELA (CALTANISSETTA) - Il Gip di Gela, Veronica Vaccaro, ha disposto la sospensione temporanea dal servizio di 33 dei 95 dipendenti del comune di Butera, indagati per truffa aggravata e falso ideologico nell'ambito di un'operazione antiassenteismo dei carabinieri.

Secondo gli investigatori, che per mesi li hanno pedinati e ripresi con telecamere, gli impiegati, subito dopo avere preso servizio, si allontanavano spesso dagli uffici di competenza per andare a fare la spesa e sbrigare faccende personali, a volte senza più tornare in Municipio.

A timbrare il cartellino al termine della giornata di lavoro ci pensavano colleghi compiacenti, fratelli, amici e persino amministratori con cui avevano legami di parentela. Tutto sarebbe documentato in decine di videocassette.

La sospensione varia dai 45 giorni di sospensione, inflitti a due dirigenti, ai 30 giorni a 10 indagati, tra impiegati e qualche capoufficio, ai 15 giorni di 21 esecutori amministrativi, tra cui il fratello del vicesindaco, un ex comandante dei vigili urbani e un ispettore della polizia municipale.

Il sostituto procuratore della Repubblica Vittorio Nessi aveva chiesto per alcuni gli arresti domiciliari, per altri l'obbligo di firma. La sospensione decisa dal Gip sguarnisce di fatto un terzo dell'organico del Comune di Butera. Il sindaco, Luigi Casisi, che ha espresso fiducia nell'azione della magistratura e stigmatizzato ogni forma di abuso, ha chiesto di incontrare il prefetto.

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