L'operazione è stata denominata in codice 'Pista di Sabbia'. Nel corso delle indagini sono state monitorate e in molti casi interrotte gare che venivano anche riprese e diffuse via internet dai partecipanti
MESSINA. I carabinieri hanno eseguito a Messina 20 provvedimenti di custodia cautelare (8 in carcere e 12 ai domiciliari) a carico di altrettante persone che organizzavano corse clandestine di cavalli in città. Diciassette persone sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al maltrattamento di animali e di organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali; tre sono veterinari accusati di concorso esterno all'associazione. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Messina su richiesta della procura. L'operazione è stata denominata in codice 'Pista di Sabbia'. Nel corso delle indagini sono state monitorate e in molti casi interrotte gare clandestine di cavalli che venivano anche riprese e diffuse via internet dai partecipanti.
Gli animali venivano sottoposti a trattamenti farmacologici dopanti praticati dai veterinari compiacenti. In diversi casi le sostanze hanno provocato la morte dei cavalli: numerose carcasse di animali sono state trovate in città, anche in pieno centro. L'organizzazione gestiva le scommesse clandestine sulle corse. L'indagine era stata avviata il 18 febbraio 2008 quando una corsa era stata bloccata all'alba lungo la via Consolare Pompea, tra i rioni Annunziata e di Contemplazione. In quell'occasione furono denunciate 28 persone per interruzione di pubblico servizio. A bordo di ciclomotori gli indagati avevano bloccato la circolazione stradale per permettere lo svolgimento della corsa clandestina. I militari sequestrarono due cavalli e un calesse, 1.600 euro in contante frutto delle scommesse, 4 cronometri e dieci ciclomotori. Dagli esami del sangue si è evidenziato che i cavalli erano dopati.
sono loro i padroni delle strade i cavaddarii e non ce niente pi nuddù
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