mercoledì 13 aprile 2011

Reggio. Concessi per motivi di salute i domiciliari ad Antonio Pelle

La corte d'Appello di Reggio Calabria ha concesso i domiciliari ad Antonio Pelle, ritenuto il capo del clan omonimo di San Luca. La decisione dei giudici d'appello è dovuta a motivi di salute
 
Antonio Pelle, di 49 anni, detto «vancheddu», ritenuto il capo dell’omonimo clan di San Luca protagonista della faida culminata nella strage di Duisburg, ha ottenuto gli arresti domiciliari per motivi di salute dalla Corte d’appello di Reggio Calabria. Pelle, che dagli altri affiliati era chiamato «la mamma» proprio perchè ritenuto il capo indiscusso della cosca, è attualmente sotto processo in corte d’appello dopo essere stato condannato, il 19 marzo del 2009, a 13 anni di reclusione per associazione mafiosa dal gup di Reggio al termine del processo con rito abbreviato a 41 presunti affiliati alle cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari. Antonio Pelle era stato arrestato il 16 ottobre 2008 in un bunker nelle campagne di Ardore. Nel 1998 era stato condannato, in primo grado, a 19 anni di reclusione ma fu assolto in appello.

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