Circa 2500 euro di pizzo per «sveltire la pratica»
ROMA
Ha chiesto soldi per le pratiche di rimborso delle spese sanitarie affrontate da un paziente per un trapianto: un dipendente della Asl è stato arrestato a Roma dai carabinieri. L'uomo dipendente dell`Asl Rm/C, impiegato all`ufficio rimborso trapianti, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo in flagranza di reato di concussione.
Secondo la ricostruzione dei militari l'uomo avrebbe chiesto una tangente per agevolare la completa definizione di una pratica di rimborso delle spese sanitarie sostenute da un paziente che nei mesi scorsi si era sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
L'impiegato - spiegano i carabinieri - aveva fatto capire che per una serie di cavilli burocratici, parte della documentazione presentata per certificare le spese sostenute non avrebbe potuto essere utilizzata, e questo avrebbe ridotto molto l`importo rimborsato dalla Asl. A meno che l'ex paziente non avesse pagato 2500 euro, pari al 50% della somma dovuta, per ottenere una valutazione più benevola della pratica da parte. Ma la vittima ha denunciato tutto ai carabinieri di via in Selci che hanno avviato le indagini.
Ieri mattina i militari hanno tenuto d'occhio un appuntamento tra i due: l'impiegato ha preso 1000 euro in contanti come anticipo della tangente richiesta,e subito dopo i militari lo hanno arrestato. Ora si trova nel carcere di Regina Coeli.
Nessun commento:
Posta un commento