martedì 19 aprile 2011

Venezia, scatta l'allarme tubercolosi Clienti contagiati da una prostituta

L'assessore alla Sanità invita allaprevenzione: controlli per evitare la diffusione della malattia, garantiamo la riservatezza

VENEZIA - Il caso di una prostituta romena ricoverata in ospedale per una tubercolosi polmonare altamente contagiosa mette in allarme le autorità sanitarie in Veneto, che lanciano un appello ai potenziali clienti affinché si facciano visitare. La giovane lucciola 22enne si vendeva prevalentemente nella zona del Terraglio, la strada che collega Mestre e Treviso, ed è ora ricoverata in un ospedale della zona. È stata attivata la direzione regionale prevenzione del Veneto, che sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie.


«I sanitari - dice l'assessore alla sanità Luca Coletto - valutano la patologia piuttosto importante, anche per il non secondario rischio di contagio connesso. Per questo motivo rivolgiamo a chi potrebbe aver avuto contatti a rischio nel mondo della prostituzione in quella zona un pressante appello a farsi controllare dai sanitari. A tutti, ovviamente, è garantita la più totale riservatezza». La Tbc è una malattia ormai curabile e però molto contagiosa. Se qualcuno l'avesse contratta, sottolinea Coletto, «non sarà perciò difficile curarla, ma bisogna rivolgersi ai medici, anche per evitare o restringere le possibilità di contagio verso altri». L'assessore si augura «che le persone consapevoli di essere a rischio si rivolgano quanto prima ai sanitari, perché ne va della salvaguardia della salute pubblica ed in casi come questi reperire i cosiddetti contatti da parte dell'autorità sanitaria è particolarmente difficile».

La tubercolosi - ricorda la direzione prevenzione della sanità regionale - è una malattia infettiva che si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse nell'ambiente tramite starnuti e tosse dall'individuo affetto. I sintomi che si manifestano più precocemente sono una leggera febbre, tosse, sudorazione notturna, affaticamento e perdita di peso. In media solo il 30-40% dei contatti stretti di un caso di tubercolosi contagiosa viene infettato e nel caso di infezione la comparsa o meno della malattia dipende, oltre che dalla virulenza del micobatterio, anche dalle capacità difensive del sistema immunitario.

Nella gran parte dei casi i soggetti non sviluppano malattia, ma solo una condizione definita infezione tubercolare latente che può perdurare per tutta la vita. Ma la malattia può comparire nel caso in cui vi sia un calo delle difese immunitarie. I dati epidemiologici indicano che circa il 10% dei soggetti infettati sviluppa la malattia. In un anno, i casi di Tbc che si registrano in Veneto sono circa 400.

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