venerdì 8 aprile 2011

Pentone: associazione a delinquere al Comune, ventuno indagati

Gli indagati avrebberp falsificato documentazione amministrativo-contabile per occultare le prove, avvantaggiando imprese amiche nell’affidamento di appalti
 
Un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una lunga serie di casi di peculato, falso ed abuso d’ufficio, in modo da appropriarsi illecitamente, dal 1999 al 2004, delle risorse economiche del Comune di Pentone (Cz), procedendo alla falsificazione della documentazione amministrativo-contabile per occultare le prove, avvantaggiando imprese amiche nell’affidamento di lavori ed appalti.


Questa è l’accusa più grave ipotizzata in un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo, che al termine della lunga attività di indagine ha emesso un avviso di conclusione delle indagini a carico di ventuno indagati, tra pubblici amministratori ed imprenditori. L’ipotesi di associazione a delinquere è contestata ad otto persone, ed in particolare, oltre a due amministratori per i quali la Procura non procede più in quanto deceduti, a carico di: Alfio Riccelli, già sindaco pro tempore del Comune di Pentone e responsabile del servizio finanziario dell’Ente, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto «il compito di alterare la documentazione dell’Ente e impegnare illecitamente le somme destinate al finanziamento delle forniture e dei lavori appaltati alle imprese amiche»; Luigi Paonessa, in qualità di responsabile dell’Area tecnica dello stesso Comune, che avrebbe «proceduto alla liquidazione di fatture presentate dalle imprese amiche per forniture e lavori mai eseguiti»; Michele Tarantino, quale responsabile del Settore tecnico manutentivo, già responsabile del Settore edilizia urbanistica e di altre aree tecniche del Comune di Pentone, che avrebbe avuto «il compito di impegnare le somme destinate alle imprese amiche, procedere alla liquidazione di fatture falsamente formate presentate da queste ultime, nonchè di provvedere alla materiale alterazione della documentazione dell’Ente per occultare le illecite appropriazioni di denaro pubblico»; ed inoltre agli imprenditori Luigi Critelli, Adriana Tarantino, Antonio Pullano, il primo amministratore e gli altri due titolari di ditte che avrebbero emesso e presentato al Comune di Pentone fatture false per forniture e lavori i realtà mai eseguiti.

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