e al procuratore della RepubblicaGiuseppe Pignatone
REGGIO CALABRIA
Secondo la ricostruzione dei magistrati di Catanzaro, supportate anche dalle dichiarazione degli ultimi tre pentiti della 'ndrangheta, tra cui il presunto boss e capo dell'omonima famiglia Nino Lo Giudice, i quattro arrestati oggi sono responsabili degli attentati del 3 gennaio 2010 presso gli uffici della Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, e del 26 agosto 2010 presso l'abitazione di Salvatore Di Landro, Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Reggio Calabria.
Agli stessi - secondo quanto scrive il gip di Catanzaro - viene inoltre contestata la responsabilita' per l'atto intimidatorio consumato in pregiudizio di Giuseppe Pignatone, Procuratore Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Reggio Calabria, quando fu rinvenuto un bazooka nei pressi del centro direzionale, a pochi passi dagli uffici della Procura della Repubblica della città dello stretto.
Tre dei quattro arrestati si trovavano gia' detenuti per reati associativi, in seguito alle ultime dichiarazioni dei tre pentiti che in queste settimane avevano portato all'arresto di un centinaio di presunti affiliati alla 'ndrangheta. Il quarto presunto autore e' stato fermato nel capoluogo reggino dagli agenti della squadra mobile.
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