Eolico, business e malaffare
RACCUJA (MESSINA) - Il sindaco di Raccuja, Cono Salpietro, è stato arrestato insieme ad altri due imprenditori, Michele Tripoli e Giuseppe Astone, nell'ambito di un'operazione condotta da polizia e carabinieri sulla gestione degli appalti per il parco eolico. Il primo cittadino è accusato di concorso in concussione.
Nell'inchiesta della Procura di Patti risultano indagati anche Leo Palazzolo, Calogero Manera, Leo Tripoli, Riccardo Palazzolo e Carmelo Palazzolo; questi ultimi cinque hanno l'obbligo di firma.
Secondo l'accusa gli indagati avrebbero costretto l'impresa "Maltauro" a rescindere precedenti contratti per favorire ditte collegate all'attuale Amministrazione comunale. Le indagini sono cominciate all'inizio del 2009 dalla polizia di Capo d'Orlando e dai carabinieri di Patti dopo alcune denunce che evidenziavano anomalie nella gestione degli affidamenti e degli appalti relativi al posizionamento di numerosi torri anemometriche e alla realizzazione delle opere necessarie per la loro collocazione a Raccuja.
Sono state sequestrate anche le quote societarie di due imprese edili, entrambe riconducibili agli indagati: la "M.T.P." di Manera, Tripoli e Palazzolo e la "Astone Costruzioni", limitatamente alle quote di Giuseppe Astone. L'operazione, denominata "Eolo", ha portato anche al sequestro preventivo di due aziende che hanno lavorato alla realizzazione di due impianti.
Proprio oggi sull'argomento dell'eolico è intervenuto il presidente della Regione Raffaele Lombardo. "La Sicilia sta rinnovando il proprio piano energetico mettendo letteralmente al bando l'eolico per puntare sul fotovoltaico", ha detto a Verona il governatore, intervenendo al forum italo-russo sulle energie rinnovabili, promosso da Eurasia.
"L'eolico - ha precisato Lombardo - era il più grande malaffare degli ultimi 50 anni. Noi ci affideremo al fotovoltaico integrato su serra". Lombardo ha tuttavia ammesso che in quest'ultimo caso nascono difficoltà legate al credito e alla burocrazia.
"Quest'ultimo ostacolo lo risolviamo con il nuovo piano che prevederà la semplificazione burocratica - ha spiegato -. Per il credito c'è bisogno di fondi di garanzia: oggi c'è un sistema creditizio poco propenso a finanziare il piccolo o il piccolissimo. È necessario che si apra la cassaforte per finanziare un investimento molto produttivo".
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