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venerdì 15 luglio 2011
Riscuotevano pensioni di familiari defunti 115 denunce in Puglia
LECCE – Ritiravano le pensioni dei loro parenti morti, attestandone falsamente l’esistenza in vita: per questa ragione 115 persone sono state denunciate dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Lecce i quali, a conclusione di indagini, condotte in collaborazione con la Direzione Provinciale dell’Inps, hanno scoperto una truffa all’Inps per oltre 400.000 euro. I denunciati dovranno rispondere di truffa ai danni dell’Inps e falsità ideologica in atto pubblico. L'operazione è stata chiamata “Parentopoli”, perchè i soggetti delegati al ritiro delle pensioni erano per lo più parenti dei beneficiari defunti ed avrebbero falsamente attestato l’esistenza in vita degli aventi diritti, per potere in tal modo continuare a riscuotere quanto era non più dovuto, poichè i beneficiari erano ormai deceduti da diverso tempo.
In particolare, i riscontri e i controlli hanno interessato circa 865 persone; tra i 115 denunciati, ci sono numerosi imprenditori, commercianti, dipendenti pubblici ed anche un evasore fiscale. Inoltre, nell’ambito delle indagini, quattro persone sono state raggiunte da un provvedimento di sequestro preventivo di somme di denaro depositate sui relativi rapporti bancari per circa 100.000 euro. Tra l’altro, un delegato avrebbe riscosso, per 78 mesi la pensione di un proprio congiunto, deceduto nel 2001, per un ammontare di oltre 31.000 euro ed il legale rappresentante di una casa di cura per anziani avrebbe riscosso le pensioni di 9 assistiti non più in vita per oltre 12.000 euro.
Il via all’attività d’indagine è stato dato dalle comunicazioni telematiche e anagrafiche, trasmesse dai Comuni all’Inps ed ha interessato gli stessi Comuni per l’acquisizione dei certificati di morte, nonchè gli uffici di Poste Italiane per le certificazioni di pagamento. Intanto, l’Inps ha già attivato le procedure di diffida, revoca e recupero di quanto illecitamente percepito.
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